C'è quel momento, prima del sonno, in cui qualcosa dentro un bambino si ribella, non vuole lasciarsi andare, non vuole perdere un minuto di quella vita che potrebbe andare avanti senza la sua presenza cosciente.
È questa la sensazione che mi ha dato Tutto dormirà , ninna nanna tradizionale svedese di Astrid Lindgren (la "mamma" di Pippi Calzelunghe), illustrata da Marit Törnqvist, che Camelozampa ha portato in Italia con la traduzione poetica di Chiara Carminati.
Se l'impianto testuale di questo canto è piuttosto classico (l'idea centrale è "dormi perché tutto il mondo sta dormendo"), spicca la presenza di un gatto, che si fa protagonista delle illustrazioni e ritorna come in un refrain nelle parole: un gatto che non si arrende al sonno.
Il testo, posato, ritmico, ricco di suoni familiari, come si addice a una ninna nanna, elenca gradualmente persone e animali che si avvicinano al sonno:
Dormirà mamma e anche papÃ
perché la notte tra poco verrà .
E in questo elenco fa capolino lui:
Perfino il gatto dormire dovrà .
Perché "perfino"? Chi è questo gatto che non vuole dormire? Io credo che nel gatto il bambino possa riconoscere, per quanto non razionalmente, quella parte di lui che cerca ancora di esplorare il mondo e non accetta di spegnere la luce.
Nelle prime pagine lo vediamo uscire di casa e le illustrazioni ne seguono il percorso. Sarà lui a mostrarci gli animali addormentati che il testo elenca: mucche, vitelli, maiali, cavalli e così via.
Le immagini ora si allontanano, facendo del gatto un puntino, ora si avvicinano, in un movimento quasi oscillatorio, come un respiro, come una coccola.
Quando scende la notte, vediamo la casa da lontano, piccola, nel buio: un'immagine di pace e inquietudine allo stesso tempo. E solo allora il gatto ritorna e riesce a dormire.
Alla ska sova (questo il nome originale svedese della ninna nanna), scritta dalla Lindgren per un film e musicata da Georg Riedel, accompagna da anni al sonno i bambini svedesi. L'edizione di Camelozampa comprende un QR code per ascoltare questa canzone, con la musica originale e le parole italiane della Carminati, cantate da Aida Talliente.
A me però, lo confesso, piace più leggerla, guardarla, seguire con lo sguardo il gatto che fugge all'oblio del sonno, per poi lasciarsi andare, solo quando è giunto il momento giusto.