Insegnare a leggere è qualcosa di più che istruire sulla decodifica dei simboli alfabetici, o almeno dovrebbe.
Il rischio di molta didattica tradizionale è dare per scontate alcune competenze e pensare che "comprensione del testo" sia solo saper scegliere la casella giusta in cui mettere la crocetta in un questionario a fondo pagina. Un approccio così didattico alla didattica (se perdonate il gioco di parole) rischia non solo di non formare le giuste competenze per l'interpretazione del testo, ma anche di mortificare il gusto di leggere, che la scuola dovrebbe coltivare come uno dei frutti più preziosi.
Coltivare il piacere della lettura anche a scuola è un valore in cui credo molto, ed è per questo che seguo con attenzione (pur da semplice curiosa che non lavora in questo settore) il lavoro degli Italian Writing Teachers, un gruppo di docenti di scuole di diverso ordine e grado che segue e reinventa quotidianamente il metodo di origine statunitense del Writing and Reading workshop, con lo scopo di formare "scrittori competenti e lettori a vita".
Si tratta di una modalità di insegnamento della lingua che mette al centro lettura e scrittura insegnate come metodo e processo, e non come risultato, stimolando una riflessione profonda sui meccanismi sintattici, semantici, narrativi.
Leggere, comprendere, condividere. Guida all'analisi del testo narrativo, scritto per Pearson da tre insegnanti della secondaria di primo grado, Agnese Pianigiani, Linda Cavadini e Loretta De Martin, è una guida operativa molto concreta per la progettazione dei laboratori di lettura che si rifanno a questo metodo.
Si tratta di un libro rivolto agli insegnanti (focalizzato sulla fascia della secondaria di primo grado, ma adattabile anche a classi inferiori o superiori), ma ammetto che ho preso spunto da alcune delle strategie indicate per accompagnare anche mio figlio verso una lettura più consapevole e, a dirla tutta, alcuni passaggi possono fare da guida anche per un lettore già maturo che voglia cimentarsi in un'analisi più profonda di un libro che sta leggendo.
Dopo un'introduzione sull'organizzazione del lavoro in classe e sul senso dei laboratori di lettura, il libro va subito al sodo, proponendo metodi e strategie da applicare in classe per aumentare la consapevolezza dei ragazzi sul loro essere lettori, sulla lettura e sui libri.
Si tratta di un percorso che scava sia dentro il lettore, sia dentro il libro. Vengono portati alla coscienza e potenziati i processi naturali che avvengono inconsciamente durante la lettura di un testo narrativo, come la visualizzazione della scena, la ricostruzione di un contesto, il riempimento degli spazi vuoti lasciati dal testo. In seguito, si passa all'analisi della trama, del'arco narrativo, dei personaggi, del tono di voce, di tutti quegli elementi che rendono unico un testo letterario.
L'analisi è supportata da organizzatori grafici dal gusto squisitamente adolescente (sembra di guardare una pagina dei vecchi diari di scuola!), che si possono scaricare attraverso QR code.
Non si tratta di schede, perché l'approccio è esattamente opposto a quel genere di didattica: qui l'insegnamento è maieutico, mira a sviscerare emozioni e pensieri, a entrare in un rapporto personale e proficuo con il testo. Ad appassionare.
È il lector in fabula che ritrova pienamente il suo ruolo.