C'è un mondo che ogni viaggiatore può visitare, anche senza biglietti e senza budget: quello della fantasia. I mezzi di trasporto per arrivarci sono tantissimi, ma i preferiti di un bambino sono due: mamma e papà .
Bimbambel. Storie della buonanotte (edizioni Le rane di interlinea) è proprio questo: un viaggio nel mondo della fantasia a cavallo delle storie della buonanotte che un papà racconta al suo bambino.
La storia inizia così.
E così, il papà comincia a raccontare le proprie avventure nel mondo, riempiendo con i pennelli dell'immaginazione quegli spazi bianchi che restano nella mente del bambino: i momenti in cui il papà non è con lui, è lontano da casa.
In questi racconti, il padre diventa un eroe capace di azioni impossibili, il protagonista di avventure mai sentite.
È capace di catturare dei fulmini spaventosi in un sacco e, prendendoli a bastonate, trasformarli in innocue e luminose lucciole che illuminano il cielo.
Oppure di togliere il velo delle nuvole con una sega, per liberare i raggi di sole intrappolati, o di partecipare a una partita di calcio tra trichechi e merluzzi.
È il papà "che sa tutto" e "che può tutto", l'eroe di ogni bambino.
La parola "Bimbambel" non ha un significato, è come una formula magica che si ripete di racconto in racconto, quasi a costruire la sospensione dell'incredulità necessaria a credere alle storie del papà .
E forse il bambino non ci crede davvero, a tutte queste fantastiche avventure, ma il centro della storia – lo si capisce nel finale – è che queste avventure nascono proprio per essere raccontate a lui, e che il papà ogni volta tornerà a casa per farlo.
Mentre le parole di Anna Lavatelli (premio Andersen 2005 anche grazie a questo libro) ci raccontano di quanto sia coinvolgente l'immaginazione, le illustrazioni di Giulia Orecchia ci trasportano in un mondo di avventure in cui niente fa paura, perché i colori sono vivi e i volti sorridenti.
Così, Bimbambel ci racconta l'aspetto più importante di ogni storia: trovare qualcuno che ti ama che te la racconti.
Un libro così va regalato a un papà speciale, con un biglietto speciale.
Ad esempio, un sacchetto di lucciole come quelle che il papà della storia ha creato dai fulmini.
Ho iniziato ritagliando dei cerchi di carta gialla con la mia fida Big Shot e le framelits a cerchio, in assoluto le più sfruttate tra le mie fustelle.
Ho poi ritagliato da ogni cerchio uno spicchio, per facilitare la chiusura e creare l'effetto-ali.
Dentro ogni cerchio, ho fatto scrivere al Piccolo T un pensierino per il papà (per i più piccoli, fatevi dettare i pensierini che scriverete voi).
Poi, un giro di lana e un fiocchetto per avvolgere ogni "lucciola", che ho infilato nel sacchetto.
Nel cuore del papà , faranno più luce di cento fulmini.
Bimbambel. Storie della buonanotte (edizioni Le rane di interlinea) è proprio questo: un viaggio nel mondo della fantasia a cavallo delle storie della buonanotte che un papà racconta al suo bambino.
Prima di andare a dormire io dico a mio papà :"Raccontami una storia"E lui dice: "Che storia vuoi?""Bimbambel"
La storia inizia così.
E così, il papà comincia a raccontare le proprie avventure nel mondo, riempiendo con i pennelli dell'immaginazione quegli spazi bianchi che restano nella mente del bambino: i momenti in cui il papà non è con lui, è lontano da casa.
In questi racconti, il padre diventa un eroe capace di azioni impossibili, il protagonista di avventure mai sentite.
È capace di catturare dei fulmini spaventosi in un sacco e, prendendoli a bastonate, trasformarli in innocue e luminose lucciole che illuminano il cielo.
Oppure di togliere il velo delle nuvole con una sega, per liberare i raggi di sole intrappolati, o di partecipare a una partita di calcio tra trichechi e merluzzi.
È il papà "che sa tutto" e "che può tutto", l'eroe di ogni bambino.
La parola "Bimbambel" non ha un significato, è come una formula magica che si ripete di racconto in racconto, quasi a costruire la sospensione dell'incredulità necessaria a credere alle storie del papà .
E forse il bambino non ci crede davvero, a tutte queste fantastiche avventure, ma il centro della storia – lo si capisce nel finale – è che queste avventure nascono proprio per essere raccontate a lui, e che il papà ogni volta tornerà a casa per farlo.
Mentre le parole di Anna Lavatelli (premio Andersen 2005 anche grazie a questo libro) ci raccontano di quanto sia coinvolgente l'immaginazione, le illustrazioni di Giulia Orecchia ci trasportano in un mondo di avventure in cui niente fa paura, perché i colori sono vivi e i volti sorridenti.
Così, Bimbambel ci racconta l'aspetto più importante di ogni storia: trovare qualcuno che ti ama che te la racconti.
Un libro così va regalato a un papà speciale, con un biglietto speciale.
Ad esempio, un sacchetto di lucciole come quelle che il papà della storia ha creato dai fulmini.
Ho iniziato ritagliando dei cerchi di carta gialla con la mia fida Big Shot e le framelits a cerchio, in assoluto le più sfruttate tra le mie fustelle.
Ho poi ritagliato da ogni cerchio uno spicchio, per facilitare la chiusura e creare l'effetto-ali.
Dentro ogni cerchio, ho fatto scrivere al Piccolo T un pensierino per il papà (per i più piccoli, fatevi dettare i pensierini che scriverete voi).
Poi, un giro di lana e un fiocchetto per avvolgere ogni "lucciola", che ho infilato nel sacchetto.
Nel cuore del papà , faranno più luce di cento fulmini.