Non so quale sia la top ten dei sogni dei ragazzini di oggi, ma credo che in classifica ci sia ancora, così come negli anni '80 e prima ancora, quello di diventare calciatore.
Nonostante la crisi, le pay tv, i cartellini ultramilionari che hanno cancellato dal panorama i giocatori-bandiera, quel gioco e quel pallone continuano ad essere impressi nel DNA dei bambini italiani. E anche di quelli inglesi, come ci racconta Uno a zero palla al centro, di Tony Bradman pubblicato nella collana Zoom di Biancoenero edizioni con le illustrazioni di Gabriele Ghisalberti e la traduzione di Francesco Piperno.
Uno a zero palla al centro è uno di quei romanzi da leggere per alimentare la speranza dei ragazzi in quelle fortuite combinazioni che capitano per caso ed esaudiscono un sogno (un po' come quando da piccola speravo che atterrassero nel mio giardino i gattini di Creamy, ma più credibile).
È la storia di Luke, il protagonista, e dell'amico Jamy, il cui padre si occupa della manutenzione del campo della squadra locale e che svela al figlio che la nazionale inglese terrà un allenamento segreto proprio in quello stadio.
Con qualche stratagemma Luke riesce a marinare la scuola e a presentarsi con l'amico sul campo, dove i due possono coronare il sogno di vedere i loro campioni allenarsi dal vivo e, presi in simpatia dal mister, addirittura giocare con loro.
L'infrazione di Luke, insomma, dà i suoi frutti, anche se il mister non mancherà di sottolineare quanto lo studio sia importante e alla fine la madre di Luke scoprirà tutto.
Le illustrazioni accompagnano il testo come una presenza delicata e minimale, lasciando spazio all'immaginazione. La trama rientra nell'universo dell'improbabile, ma non dell'impossibile. Tutto procede fin troppo liscio e la disponibilità del mister a coinvolgere i due ragazzi, così come ciò che accadrà durante lo svolgersi della partita, sembrano più un sogno ad occhi aperti che una realtà credibile.
Ma i sogni vanno così, e questo è uno di quelli a misura di ragazzino, proprio come questa lettura, pensata da Biancoenero per i primi lettori, con una prosa semplice, un font ad alta leggibilità e un'impaginazione ariosa che rende la lettura più fluida.
Uno a zero palla al centro è una buona soluzione per avvicinare alla lettura autonoma i piccoli appassionati di pallone (sono sicura che ne conoscete qualcuno anche voi).