Vi è mai capitato di temere di leggere un libro o di guardare un film per paura di restare delusi da una storia, da un autore o da un regista che amavate particolarmente?
È stato così per me con La BandaCadabra di Neil Patrick Harris (editrice Il Castoro).
Ho amato il Neil Patrick Harris attore in How I met your mother e in Una serie di sfortunati eventi. Ho adorato il Neil Patrick Harris papà quando ho visto i travestimenti a tema della sua famiglia (cercate su Google: sono fantastici).
Come avrei reagito se il Neil Patrick Harris scrittore mi avesse deluso?
Ma tant'è. La sua personalità mi incuriosiva troppo e l'argomento principale del libro – la magia – mi stuzzicava, e così ho voluto correre il rischio.
Be', La BandaCadabra (titolo che Maria Laura Capobianco ha tradotto splendidamente) non mi ha deluso.
È un romanzo coinvolgente, avventuroso, curioso, con uno stile fresco e qualche trovata accattivante.
La storia è quella di Carter, giovane orfano che vive con uno zio imbroglione e farabutto. Appassionato di trucchi di magia, che gli erano stati insegnati dai genitori, è ora costretto ad affiancare il suo tutore che usa questi trucchi per derubare la gente.
Nel primo capitolo del romanzo, lo vediamo fuggire da questa vita, nella quale non si riconosce.
Arrivato nella cittadina di Mineral Wells, si imbatterà in una fiera ambulante gestita dall'avido e truffaldino B. B. Bosso, che non potrà fare a meno di notare il suo talento nei giochi di prestigio, e nell'affascinante prestigiatore Vernon, che a differenza di Bosso e dello zio di Carter sembra considerare la magia un mezzo per intrattenere e non per derubare gli altri.
Conoscerà poi Leila, figlia adottiva di Vernon e dell'"altro signor Vernon", Theo e Ridley, un gruppo di ragazzi appassionati di magia. Con loro metterà a punto nuovi trucchi e vivrà avvincenti avventure, ma soprattutto scoprirà che la vera magia esiste: non nei trucchi e nei giochi di prestigio, ma nel calore dell'amicizia e della famiglia.
Nonostante l'evidente polarizzazione in "buoni e cattivi" (nessun colpo di scena: chi sembra buono da subito lo è, e viceversa) e spiegazioni a volte troppo esplicite, ai limiti della credibilità, sia nei dialoghi che nella prosa, La BandaCadabra non manca di catturare il lettore con le sue vicende, complice anche uno stile narrativo accattivante, che spesso sospende la storia per rompere la quarta parete e spiegare al lettore qualche scelta liguistica o coinvolgerlo in prima persona in una riflessione.
I capitoli sono anche intervallati da piccole lezioni di prestidigitazione e trucchi di prestigio (Neil Patrick Harris è anche presidente del club "Magic Castle" di Hollywood). Ho particolarmente apprezzato l'approccio generale a questo argomento: non si lasciano porte aperte a cialtroni e mistificatori. Si comunica chiaramente che gli spettacoli di magia non sono altro che trucchi (che possono essere fatti a fin di bene o per ingannare) e che la magia, quella vera, è solo quella che si trova nell'animo delle persone.
Ad aumentare l'aura di mistero e stupore, piccoli messaggi in codice nascosti tra le pagine del libro, che il lettre dovrà decodificare.
La BandaCadabra è un romanzo dalle pagine fitte e con un lessico a volte ricercato, non adatto ai lettori alle primissime armi. Le illustrazioni sono poche e non particolarmente determinanti nella comprensione del libro: bastano le parole e le descrizioni, ben dettagliate ma mai eccessive, a far comparire davanti agli occhi di chi legge scenari, visi, espressioni e ambientazioni. Come per magia.
Ehi, psst: per caso anche voi, come il Piccolo T, vi siete appassionati all'idea di poter fare uno spettacolo di prestigio?
Allora vi lascio uno strumento facile facile da costruire:
Bastano due rettangoli di cartone e due, altrettanto grandi, di cartoncino colorato, oltre a quattro nastri di stoffa.
Sistemate i nastri a X su uno dei cartoncini, e paralleli sull'altro.
Fissate sul retro i nastri con del nastro adesivo, ma da un lato solo: dall'altro lato, andranno fissati non al proprio cartoncino, ma all'altro.
Forse è più semplice se ve lo faccio vedere con uno schema (il colore "sbiadito" indica che il nastro si trova sul retro del cartoncino).
Ora, avete il vostro portafogli magico, che si apre da entrambe le parti.
(se non sono stata chiara, cercate "magic wallet" su youTube: troverete molti tutorial.)
Se infilate una banconota nel sostegno "a croce" potete (girando abilmente il portafogli tra le mani per camuffare il fatto che lo aprite dall'atro lato) spostarla magicamente nel sostegno parallelo.
Volete fare di più? Volete far sparire una moneta?
Prendete due quadrati di carta e piegateli in nove quadranti:
Ora incollateli con del biadesivo al centro del sostegno a croce, uno da un lato e uno dall'altro, tenendo l'apertura verso l'esterno.
Apritene uno, appoggiateci una moneta, richiudetelo, girate il portafogli tra le mani e... abracadabra!
La moneta scompare! Fatela anche riapparire, però, soprattutto se arriva dal pubblico: non vorrete mica fare gli imbroglioni come lo zio di Carter, vero?
È stato così per me con La BandaCadabra di Neil Patrick Harris (editrice Il Castoro).
Ho amato il Neil Patrick Harris attore in How I met your mother e in Una serie di sfortunati eventi. Ho adorato il Neil Patrick Harris papà quando ho visto i travestimenti a tema della sua famiglia (cercate su Google: sono fantastici).
Come avrei reagito se il Neil Patrick Harris scrittore mi avesse deluso?
Ma tant'è. La sua personalità mi incuriosiva troppo e l'argomento principale del libro – la magia – mi stuzzicava, e così ho voluto correre il rischio.
Be', La BandaCadabra (titolo che Maria Laura Capobianco ha tradotto splendidamente) non mi ha deluso.
È un romanzo coinvolgente, avventuroso, curioso, con uno stile fresco e qualche trovata accattivante.
La storia è quella di Carter, giovane orfano che vive con uno zio imbroglione e farabutto. Appassionato di trucchi di magia, che gli erano stati insegnati dai genitori, è ora costretto ad affiancare il suo tutore che usa questi trucchi per derubare la gente.
Nel primo capitolo del romanzo, lo vediamo fuggire da questa vita, nella quale non si riconosce.
Arrivato nella cittadina di Mineral Wells, si imbatterà in una fiera ambulante gestita dall'avido e truffaldino B. B. Bosso, che non potrà fare a meno di notare il suo talento nei giochi di prestigio, e nell'affascinante prestigiatore Vernon, che a differenza di Bosso e dello zio di Carter sembra considerare la magia un mezzo per intrattenere e non per derubare gli altri.
Conoscerà poi Leila, figlia adottiva di Vernon e dell'"altro signor Vernon", Theo e Ridley, un gruppo di ragazzi appassionati di magia. Con loro metterà a punto nuovi trucchi e vivrà avvincenti avventure, ma soprattutto scoprirà che la vera magia esiste: non nei trucchi e nei giochi di prestigio, ma nel calore dell'amicizia e della famiglia.
Nonostante l'evidente polarizzazione in "buoni e cattivi" (nessun colpo di scena: chi sembra buono da subito lo è, e viceversa) e spiegazioni a volte troppo esplicite, ai limiti della credibilità, sia nei dialoghi che nella prosa, La BandaCadabra non manca di catturare il lettore con le sue vicende, complice anche uno stile narrativo accattivante, che spesso sospende la storia per rompere la quarta parete e spiegare al lettore qualche scelta liguistica o coinvolgerlo in prima persona in una riflessione.
I capitoli sono anche intervallati da piccole lezioni di prestidigitazione e trucchi di prestigio (Neil Patrick Harris è anche presidente del club "Magic Castle" di Hollywood). Ho particolarmente apprezzato l'approccio generale a questo argomento: non si lasciano porte aperte a cialtroni e mistificatori. Si comunica chiaramente che gli spettacoli di magia non sono altro che trucchi (che possono essere fatti a fin di bene o per ingannare) e che la magia, quella vera, è solo quella che si trova nell'animo delle persone.
Ad aumentare l'aura di mistero e stupore, piccoli messaggi in codice nascosti tra le pagine del libro, che il lettre dovrà decodificare.
La BandaCadabra è un romanzo dalle pagine fitte e con un lessico a volte ricercato, non adatto ai lettori alle primissime armi. Le illustrazioni sono poche e non particolarmente determinanti nella comprensione del libro: bastano le parole e le descrizioni, ben dettagliate ma mai eccessive, a far comparire davanti agli occhi di chi legge scenari, visi, espressioni e ambientazioni. Come per magia.
Ehi, psst: per caso anche voi, come il Piccolo T, vi siete appassionati all'idea di poter fare uno spettacolo di prestigio?
Allora vi lascio uno strumento facile facile da costruire:
il portafogli magico.
Bastano due rettangoli di cartone e due, altrettanto grandi, di cartoncino colorato, oltre a quattro nastri di stoffa.
Sistemate i nastri a X su uno dei cartoncini, e paralleli sull'altro.
Fissate sul retro i nastri con del nastro adesivo, ma da un lato solo: dall'altro lato, andranno fissati non al proprio cartoncino, ma all'altro.
Forse è più semplice se ve lo faccio vedere con uno schema (il colore "sbiadito" indica che il nastro si trova sul retro del cartoncino).
Ora, avete il vostro portafogli magico, che si apre da entrambe le parti.
(se non sono stata chiara, cercate "magic wallet" su youTube: troverete molti tutorial.)
Se infilate una banconota nel sostegno "a croce" potete (girando abilmente il portafogli tra le mani per camuffare il fatto che lo aprite dall'atro lato) spostarla magicamente nel sostegno parallelo.
Volete fare di più? Volete far sparire una moneta?
Prendete due quadrati di carta e piegateli in nove quadranti:
Ora incollateli con del biadesivo al centro del sostegno a croce, uno da un lato e uno dall'altro, tenendo l'apertura verso l'esterno.
Apritene uno, appoggiateci una moneta, richiudetelo, girate il portafogli tra le mani e... abracadabra!