Ci sono personaggi che è difficile abbandonare, dopo la lettura di un libro.
Ma per fortuna esistono i sequel. Che, se fatti bene, non allungano semplicemente la storia, ma aggiungono qualche valore in più.
In Cane puzzone va a scuola ritroviamo l'ingenuo, simpatico, irresistibile Cane puzzone (di cui vi avevo parlato qui) di Colas Gutman e Marc Boutavant, Terre di Mezzo editore.
Più che un vero e proprio sequel, si tratta di un'avventura indipendente: non ci sono riferimenti temporali e non c'è una vera e propria successione degli eventi, né un'evoluzione nei personaggi, per cui i due libri possono essere letti anche indipendentemente, se non teniamo conto del fatto che nel primo libro i due protagonisti, Cane Puzzone e Spiaccigatto, vengono presentati e introdotti, mentre qui si va subito al vivo della vicenda.
In questa avventura, Cane Puzzone è stato sorteggiato tra i randagi del quartiere per una giornata di prova alla Real Accademia Canina, e lui è molto contento, perché così imparerà a leggere le etichette delle scatole che trova nei cassonetti e non rischierà più di mangiare cibo avariato.
Subito si trova ad avere a che fare con basset hound e barboncini snob, che lo escludono dal proprio gruppo, e nemmeno la maestra lo tratta molto bene, usandolo come materiale di studio per far riconoscere agli altri cani pulci e altri parassiti (viene un po' il dubbio, insomma, che questo "sorteggio" non sia stato fatto proprio a fin di bene).
Per fortuna c'è un labrador dal buon cuore che decide di essergli amico e di proteggerlo.
Anche stavolta, Cane Puzzone subisce parecchio, ma non perde il suo sorriso, un po' perché non capisce cosa gli sta succedendo, un po' grazie al suo inguaribile ottimismo.
La sua ingenuità , ben tratteggiata nei dialoghi, si esprime perfettamente nelle illustrazioni, che lo ritraggono sorridente e con l'aria sempre poco sveglia.
Cane puzzone va a scuola mescola umorismo e verità , e diventa anche l'occasione per parlare di bullismo, che viene ritratto in vari aspetti, dagli scherni verbali a gesti più forti, come chiudere il labrador in bagno.
Resta solo un alone di dubbio attorno alla figura della maestra: un'ingenua che si fa trascinare dai suoi studenti o una bulla a sua volta?
Anche questa volta, insomma, Cane Puzzone ci fa ridere e ci fa pensare.
E ci aiuta a vivere al vita sorridendo di più.
Ma per fortuna esistono i sequel. Che, se fatti bene, non allungano semplicemente la storia, ma aggiungono qualche valore in più.
In Cane puzzone va a scuola ritroviamo l'ingenuo, simpatico, irresistibile Cane puzzone (di cui vi avevo parlato qui) di Colas Gutman e Marc Boutavant, Terre di Mezzo editore.
Più che un vero e proprio sequel, si tratta di un'avventura indipendente: non ci sono riferimenti temporali e non c'è una vera e propria successione degli eventi, né un'evoluzione nei personaggi, per cui i due libri possono essere letti anche indipendentemente, se non teniamo conto del fatto che nel primo libro i due protagonisti, Cane Puzzone e Spiaccigatto, vengono presentati e introdotti, mentre qui si va subito al vivo della vicenda.
In questa avventura, Cane Puzzone è stato sorteggiato tra i randagi del quartiere per una giornata di prova alla Real Accademia Canina, e lui è molto contento, perché così imparerà a leggere le etichette delle scatole che trova nei cassonetti e non rischierà più di mangiare cibo avariato.
Subito si trova ad avere a che fare con basset hound e barboncini snob, che lo escludono dal proprio gruppo, e nemmeno la maestra lo tratta molto bene, usandolo come materiale di studio per far riconoscere agli altri cani pulci e altri parassiti (viene un po' il dubbio, insomma, che questo "sorteggio" non sia stato fatto proprio a fin di bene).
Per fortuna c'è un labrador dal buon cuore che decide di essergli amico e di proteggerlo.
Anche stavolta, Cane Puzzone subisce parecchio, ma non perde il suo sorriso, un po' perché non capisce cosa gli sta succedendo, un po' grazie al suo inguaribile ottimismo.
La sua ingenuità , ben tratteggiata nei dialoghi, si esprime perfettamente nelle illustrazioni, che lo ritraggono sorridente e con l'aria sempre poco sveglia.
Cane puzzone va a scuola mescola umorismo e verità , e diventa anche l'occasione per parlare di bullismo, che viene ritratto in vari aspetti, dagli scherni verbali a gesti più forti, come chiudere il labrador in bagno.
Resta solo un alone di dubbio attorno alla figura della maestra: un'ingenua che si fa trascinare dai suoi studenti o una bulla a sua volta?
Anche questa volta, insomma, Cane Puzzone ci fa ridere e ci fa pensare.
E ci aiuta a vivere al vita sorridendo di più.