Uno dei ricordi più belli della mia adolescenza sono le notti di san Lorenzo passate in montagna con la mia compagnia, tutti stesi su una coperta a naso in su, per guardare lo spettacolo delle stelle cadenti. Una magia che aspettavo tutto l'anno, vuoi per il fascino delle stelle, vuoi per quello della serata fuori casa con gli amici.
In attesa dell'estate (e dell'età giusta per farlo uscire la sera), sto facendo vivere un po' di quella magia al Piccolo T anche dentro casa, grazie a Costellazioni. Le stelle che disegnano il cielo di Editoriale Scienza.
Dentro il libro si trovano 16 costellazioni, otto carte del cielo (quadrante sud e quadrante nord, per ogni stagione), ma soprattutto tutto il fascino delle stelle, nel loro aspetto mitologico e in quello scientifico.
Tutto inizia con "lo zaino dell'esploratore celeste", ovvero tutto quello che serve per ammirare le stelle, sia dal punto di vista pratico che – soprattutto – da quello nozionistico.
Viene raccontata la geografia del cielo, con il moto apparente delle stelle e le indicazioni per leggere la carta, e qualche nozione di astronomia, come ad esempio la magnitudine delle stelle.
Alla precisa ma chiara opera divulgativa di Lara Albanese si affiancano le illustrazioni oniriche di Desideria Guicciardini, che sembrano voler raccontare una storia in più oltre a quelle descritte dal testo, come se anche stelle e costellazioni potessero diventare protagoniste della fantasia di un bambino che le guarda.
Ogni costellazione viene introdotta da una grande immagine, per poi passare alla mitologia, alle curiosità , alle particolarità astronomiche delle stelle che la compongono e anche a nozioni pratiche su come trovarla nel cielo.
Tra , scienza, storia e leggenda, Costellazioni è un viaggio stupefacente tra le stelle, in tutta la loro magia.
C'è anche – piccolo aiuto per conquistare ancora di più i giovanissimi lettori – la sovrastampa di alcune pagine con inchiostro fosforescente, in modo che spegnendo la luce, dopo aver letto la storia di una costellazione, si possano vedere brillare le stelle che la compongono.
E dato che la stagione non permette di stendersi in giardino di notte, con il Piccolo T ho creato un piccolo
osservatorio del tubo.
Letteralmente del tubo, perché inizia tutto da un tubo di carta igienica, più un elastico e un foglio di carta nera.
Per ricostruire le costellazioni, potete utilizzare il mio pdf stampabile (dove troverete Orsa minore, Orsa maggiore, Cassiopea e Orione), oppure disegnarle a mano, magari partendo proprio dal libro.
La costellazione va disegnata all'interno di un cerchio dello stesso diametro del tubo di cartone.
Una volta ritagliato il cerchio, lo si sovrappone a un foglio di carta nera, ritagliato della stessa misura, e con un ago, un punteruolo o uno stuzzicadenti si praticano dei fori in corrispondenza delle stelle.
Se preferite, potete dipingere di nero direttamente il primo foglio. È comunque importante che il fondo sia scuro e schermi bene la luce.
Ora, ritagliate le alette attorno al cerchio e fissate il cerchio al tubo di carta igienica con un elastico.
Se volete usare un tubo per ogni costellazione, potete anche incollare le alette. Con l'elastico sarà possibile invece cambiare i dischi delle costellazioni su uno stesso "visore".
Importante: le costellazioni vanno fissate al contrario rispetto a come sono sul foglio, per poi poterle vedere correttamente.
Come si usa il nostro "osservatorio del tubo"?
In due modi. Il primo è guardarci dentro, come fosse un cannocchiale, puntandolo verso una fonte di luce.
Una volta ritagliato il cerchio, lo si sovrappone a un foglio di carta nera, ritagliato della stessa misura, e con un ago, un punteruolo o uno stuzzicadenti si praticano dei fori in corrispondenza delle stelle.
Se preferite, potete dipingere di nero direttamente il primo foglio. È comunque importante che il fondo sia scuro e schermi bene la luce.
Ora, ritagliate le alette attorno al cerchio e fissate il cerchio al tubo di carta igienica con un elastico.
Se volete usare un tubo per ogni costellazione, potete anche incollare le alette. Con l'elastico sarà possibile invece cambiare i dischi delle costellazioni su uno stesso "visore".
Importante: le costellazioni vanno fissate al contrario rispetto a come sono sul foglio, per poi poterle vedere correttamente.
Come si usa il nostro "osservatorio del tubo"?
In due modi. Il primo è guardarci dentro, come fosse un cannocchiale, puntandolo verso una fonte di luce.
Il secondo, più magico, è spegnere la luce, infilarci dentro una torcia e proiettare la costellazione sul muro.
Potete giocare a riconoscere le costellazioni, proiettarle raccontando la storia tratta dal libro.
O più semplicemente, come fosse una calda notte d'estate, godervi lo spettacolo.