Ogni giorno, nella savana, un leone si sveglia e sa che dovrà lavarsi i denti, se vuole che restino sani e belli.
Sì, lo so, lo so, la storia non è proprio così, ma oggi non voglio parlarvi di filosofie e mantra motivazionali, bensì di un libro: il libro che mi ha aiutato a insegnare al Piccolo T a lavarsi i denti.
Premetto che non amo i "libri didattici", quelli che si leggono nella speranza che il bambino impari miracolosamente a fare qualcosa (la pipì nel vasino, togliere il ciuccio, ecc.), e non li amo per due motivi.
Primo: difficilmente funzionano. Se il bambino non è pronto o non è motivato, forse l'unico libro che può essere davvero utile è quello degli incantesimi di Mago Merlino.
Secondo: difficilmente sono dei bei libri. Spesso l'intento educativo prende il sopravvento sulla storia, sui personaggi, sullo stile narrativo, e traspare in modo eccessivo dalle pagine, rendendo la storia poco credibile, o poco divertente, o poco emozionante, insomma, "poco tutto quello che un buon libro dovrebbe essere".
Ma non è questo il caso di Roarrr! Ruggiti pericolosi, un libro che insegna a lavarsi i denti, sì, ma prima di tutto un bel libro, con una storia originale, un protagonista simpatico, belle illustrazioni e soprattutto completamente privo di quella pedanteria che rende un libro "didattico" un libro poco divertente.
Roarrr! Ruggiti pericolosi è la storia di un leone, Rupert, che ama moltissimo ruggire, e quando ruggisce fa scappare tutti. Peccato che lui non abbia alcuna intenzione di far paura a nessuno: se tutti scappano è a causa del suo terribile alito!
Così, dopo una notte di terribile mal di denti, va da un dentista che gli insegnerà ad usare spazzolino e dentifricio, e da quel giorno il suo ruggito non fa scappare più nessuno.
Come tutti i "libri didattici", anche questo, da solo, non fa miracoli. Però può diventare un simpatico espediente per convincere i bambini: è proprio facendo "ruggire" il Piccolo T (e fingendo di svenire davanti al suo alito puzzone) che l'ho abituato a lavarsi i denti tutte le mattine, finché non è diventato un gesto abituale.
Ma se convincerlo a lavarsi i denti è stato relativamente semplice, anche grazie al leone Rupert, molto più difficile è insegnargli il modo corretto di farlo, visto che lui si limiterebbe a mettere lo spazzolino in bocca e a masticarlo.
Da qui, l'idea di aggiungere al nostro quiet book una pagina dedicata proprio a Rupert, per insegnargli giocando il corretto movimento da fare con lo spazzolino.
Come sempre, serviranno:
- Feltro e pannolenci di vari colori (per questo progetto ho usato anche un po' di tulle, assolutamente facoltativo)
- Colla per tessuti (io consiglio sempre la mia fidatissima Gütermann Creativ, che incolla in un lampo e tiene perfettamente)
- Qualche filo di lana per i baffi
- In più, un tappo da pennarello.
Iniziamo da spazzolino e dentifricio.
Due sagome di feltro spesso (il più possibile uguali tra loro: andranno attaccate insieme) e in mezzo del pannolenci bianco ritagliato creando tanti sfilacci (le setole) diventeranno uno spazzolino perfetto.
Per il dentifricio, si parte invece da un tappo di pennarello e ci avvolge attorno del panno bianco: sarà il collo del nostro tubetto. Poi, si crea con del panno colorato il tubetto e lo si incolla attorno al collo, lasciando la parte aperta del tappo verso l'esterno: sarà così possibile infilare nel collo del tubetto una striscia di feltro (o di gomma crepla, se volete cambiare materiale) che simulerà il dentifricio.
Non resta che creare l'ambientazione, su una pagina del quiet book: incollando un rettangolo di panno con gli angoli arrotondati, che andrà lasciato sollevato nella parte superiore, si forma il bicchiere dove inserire spazzolino e dentifricio.
Sulla destra, ho invece creato il rubinetto con il getto d'acqua aperto, facendo uscire da sotto alcune strisce di panno azzurro e di tulle bianco.
Ed eccoci a lui: il leone!
Createlo a vostro piacimento, avendo cura di usare due sagome sovrapposte per il muso: quella sotto andrà attaccata interamente al quiet book, quella sopra solo a metà , in modo tale che la bocca del leone si possa aprire.
Dentro la bocca, incollate la lingua (facoltativa) e i denti, ma solo alla base: devono restare liberi di sollevarsi, in modo da spiegare al bambino che i denti vanno lavati sia davanti che dietro.
Infine, aggiungete occhi, naso, baffi di lana e tutto quello che serve per dare un volto al vostro leone.
Ecco fatto; ora, spazzolino alla mano, potrete spiegare a vostro figlio i gesti corretti da compiere per lavarsi i denti:
- bagnare lo spazzolino sotto il getto dell'acqua
- aggiungere il dentifricio
- spazzolare tutti i denti, prima nella parte superiore, poi, uno per uno, dal lato interno e da quello esterno
- se volete, chiudendo la pagina del quiet book si può anche simulare il risciacquo, con il leone che va a prendere l'acqua direttamente dal getto.