Si chiamano silent books, o wordless books, o più semplicemente libri senza parole, e vi confesso che all'inizio mi facevano un po' paura. Sono libri che raccontano una storia unicamente attraverso le immagini.
Carini da sfogliare e guardare da soli, ma come si fa a leggerli a un bimbo? Ci si inventa la storia, anche se le parole saranno sempre diverse? Si lascia fare al bambino? Gli si fanno delle domande per guidarlo nella lettura delle immagini?
Non credo ci sia una vera risposta a questa domanda: sta a ognuno trovare la sua "via" al silent book, e forse quella "via" è diversa per ogni libro.
Per
Indovina che cosa succede. Una passeggiata invisibile la nostra via l'abbiamo trovata.
Prima di spiegarvela, però, voglio presentarvi il libro: un libro splendido e curioso, che oltre a non avere parole, per la maggior parte delle pagine non ha nemmeno personaggi.
La storia è raccontata attraverso delle impronte: impronte di un bimbo, del suo cane, ma anche di un bastone o della ruota della carriola.
Impronte la cui origine viene spesso svelata nella pagina successiva (dove vediamo, ad esempio, la carriola abbandonata), o si intuisce dagli elementi presenti nella pagina stessa (dei rami tagliati a terra, varie impronte sul posto, e improvvisamente accanto alle orme umane ne appare una piccola e tonda, segno che il protagonista si è fatto un bastone).
I protagonisti li conosceremo solo alla fine, e scopriremo anche il perché di questa passeggiata sulla neve.
Una passeggiata che, prima ancora che con gli occhi, abbiamo seguito con le dita. Ecco la "chiave" di lettura che ho trovato: far ripercorrere al Piccolo T la storia, camminando con le dita sulle pagine del libro, mentre la raccontavo.
E a ogni nuova "passeggiata" la storia si arricchiva. Il bello di questo libro, infatti, è che si possono scoprire dettagli nuovi a ogni lettura (un passo indietro per aprire un cancello, un tratto in cui mancano delle orme e forse qualcuno ha saltato o è stato preso in braccio, una zona scivolosa in cui le impronte diventano scie).
Siamo partiti con la mia voce che raccontava la storia e le sue dita che la seguivano. Alla seconda lettura ho aggiunto delle domande ("Cos'è successo qui? Di chi sono queste orme?"), finché è stato il Piccolo T a fermarmi nel racconto per indicarmi qualche particolare nuovo.
È questo il bello dei silent book: stimolano il dialogo, la fantasia nel ricostruire la storia, il ragionamento. E in
Indovina che cosa succede la sensazione di "riempire" le pagine con la propria immaginazione è ancora più forte, dal momento che la storia segue tracce di personaggi che non si vedono.
E oltre a stimolare la fantasia, questo libro ha stimolato anche la nostra voglia di giocare. Così, tra un'orma e l'altra, mi sono inventata
Il percorso a impronte
un gioco facilissimo da fare in casa, quasi senza preparazione, in una giornata di pioggia.
Da dove si comincia? Dalle impronte!
Basta trovare delle impronte riconoscibili di animali che possibilmente si muovono in modo diverso tra loro, disegnarle e ritagliarle. E se proprio non volete disegnarle,
stampate il mio pdf cliccando qui o sull'immagine qui sotto:
Poi, si distribuiscono per tutta casa, appoggiandole per terra e, volendo, fissandole con il nastro adesivo.
Il bimbo dovrà seguire il percorso e, quando trova un'impronta, spostarsi fino all'impronta successiva imitando (nei movimenti, ma volendo anche nella voce) l'animale a cui appartiene.
Ecco le mie orme:
- delle scarpe: si cammina normalmente con le pantofole ai piedi,
- i piedi nudi: ci si deve togliere le pantofole,
- cane o gatto: si va a quattro zampe,
- rana: si salta "a ranocchio", con le ginocchia larghe e mettendo ogni volta le mani a terra,
- un canguro: si salta stando solo sui piedi, tenendo le mani al petto – e lo so, non è esattamente così l'impronta di un canguro, ma volevo crearla in un formato che fosse ritagliabile,
- un uccellino: si "vola", saltellando e muovendo le braccia come se fossero ali.
E i draghi invisibili, che impronta lasceranno?