Non so quante volte (ma sono tante), da piccola, mi sono detta "Quando sarò mamma io, questo non lo vieterò".
E non so quante volte (ma sono tantissime), da grande, ho disatteso i miei propositi.
Tutta la foga di esplorare e di essere liberi, a un certo punto, si scontra con i "facciamo tardi", i "non voglio lavare anche questo vestito", i "basta cianfrusaglie inutili per casa".
Poi, a riportarci indietro, a insegnare agli adulti com'erano da bambini, arriva lei, TempeStina, classico svedese (annata 1989, quando probabilmente stavo riempiendo la mia casa di cianfrusaglie inutili, per l'appunto) di Lena Anderson, portato in Italia da Lupo Guido.
Stina ogni estate va in vacanza dal nonno, nella sua casa su un'isola. E come tanti bambini, Stina ama raccogliere e conservare tutto quello che il mare porta a riva.
Stina è curiosa, attenta, osservatrice. Le sue giornate si riempiono senza tv o giocattoli, soltanto (soltanto?!) esplorando la natura.
Gli acquerelli di Lena Anderson ci portano tutte le sensazioni dell'estate svedese: guardandoli, sembra di sentire il profumo del mare, la brezza marina, l'aria salmastra arricchita dall'aroma del caffè del nonno.
Stina vive con il nonno una vita "come una volta": vanno a pesca e poi mangiano il pesce appena pescato. E quando arriva la tempesta, e lei esce, e ne ha paura, il nonno la ritrova, se la porta in casa e... no, non la tiene ben chiusa.
Le fa indossare una cerata ed esce insieme a lei, perché le tempeste si affrontano in compagnia e ben equipaggiati.
O come diceva Baden-Powell (era davvero lui, o sono finita nel tranello delle citazioni false su internet?) "Non esiste buono o cattivo tempo, ma solo buono o cattivo equipaggiamento".
Il nonno non frena Stina - Tempestina. Non le impedisce di raccogliere ciò che il mare lascia sulla battigia, non la tiene chiusa in casa quando vuole uscire.
Sa che ogni cosa è una scoperta, un'esperienza, che nulla è "inutile".
Così, in questo ultimo post prima della pausa estiva del blog, vi lascio con qualche spunto che vi faccia pensare in modo diverso, quest'estate, alle innumerevoli collezioni di conchiglie che vi troverete in borse e secchielli.
Perché una conchiglia non è solo una conchiglia, ma può essere...
un attrezzo da stampa (fonte: TheKimSix Fix)
e anche se un po' fuori stagione, un pupazzo di neve (fonte: Pinterest)
o, meglio ancora, una bella pallina per l'albero,
per chi ha sempre un po' di nostalgia dell'estate (fonte: Pinterest).
per chi ha sempre un po' di nostalgia dell'estate (fonte: Pinterest).
Con queste immagini marine, al sapore di sale, vi saluto per un po'.
Il blog va in ferie, io non ancora (ma manca poco). Sulla pagina Facebook continuerò a tenervi compagnia riproponendovi foto, citazioni e qualche vecchio link.Mi preparo per le novità di settembre: saranno novità importanti, soprattutto per me. ;)