Che modo meravigliosamente vivace di raccontare il sonno!
Le matite di Monika Filipina danzano tra le pagine di questo albo creando trame, percorsi ed esplosioni di colore, che si fanno strada già dai risguardi.
Il tema di Buonanotte orso, pubblicato da Camelozampa con la traduzione di Sara Saorin, è certamente il letargo – per quanto si tratti di un letargo negato –, ma l'atmosfera è tutt'altro che notturna.
Troviamo l'orso già coricato nella sua tana, pronto ad abbandonarsi al sonno, con un occhio chiuso e l'altro spalancato e vigile: ha sentito qualcosa che non lo lascia dormire, un rumore che entra nella pagina come rumore visivo, fatto di tanti segni di matita di colori diversi che si sovrappongono come scarabocchi.
È allora che l'orso esce alla ricerca dell'origine di questo disturbo. Anche qui, troviamo colori autunnali ma non crepuscolari. In mezzo a un bosco verde e arancione, illuminato a giorno, i castori sono intenti a tagliare gli alberi (anche con la motosega!).
L'aspetto fumettistico dei personaggi invita al sorriso e lo sguardo spazia alla ricerca dei numerosi dettagli dell'illustrazione. Poi la scena si ripete: l'orso si corica, il rumore-colore invade la stanza, l'orso esce.
Stavolta all'origine del chiasso troviamo gli orsetti lavatori che fanno il bucato.
È operoso, questo bosco: con l'avanzare della storia troviamo uccellini, scoiattoli, topi, alci e molti altri animali ai quali l'orso chiede, per cortesia, un po' di silenzio.
Lo otterrà , ma il finale (in cui finalmente vediamo apparire il blu della notte) rovescerà in qualche modo la situazione.
Buonanotte orso è un albo sul sonno, che però mantiene belli svegli: ha uno spirito allegro, giocoso, divertente. Ci porta nel bosco, a lavorare e a fare festa insieme ai personaggi.
E se ci metterà sonno, alla fine, sarà il sonno di chi ha vissuto una giornata piena e felice.