Avete anche voi a volte la sensazione di non aver dato alla luce dei bambini, ma dei piccoli koala, di cui voi siete il ramo?
Quante volte anche i più grandicelli chiedono di salirvi in braccio per stanchezza, timidezza o anche solo per insicurezza di fronte a una sensazione nuova? La realtà è che tutti noi, adulti compresi, abbiamo delle comfort zone, fisiche o immateriali che siano, da cui difficilmente ci stacchiamo.
Ce lo racconta con un'iperbole Un giorno da koala, recente uscita di Zoolibri, di Rachel Bright e Jim Field. Il libro narra la storia di Cesare, un koala che ha passato tutta la vita ben attaccato al suo ramo.
Non che se ne stia a fare nulla (scopriamo dalle varie immagini che ha una collezione di foglie e anche una bella libreria, nella quale si possono notare piccoli cammei come Un leone dentro, opera degli stessi autori), ma di scendere non ne vuole sapere, nonostante i numerosi inviti degli amici.
Cesare ha troppa paura, chissà cosa potrebbe succedere là sotto. Scendere è decisamente troppo pericoloso.
Le illustrazioni di Jim Field ci mostrano la storia dai diversi punti di vista, con le tre diverse prospettive: frontale, quando a vedere le cose è il narratore onnisciente, dall'alto, quando vediamo le cose con gli occhi di Cesare, o dal basso, con quelli dei suoi amici.
E se Cesare non vuole scendere dal suo ramo, cosa accadrà quando sarà il ramo stesso a cadere?
Un giorno da koala è una metafora, forse un po' troppo esplicita, sul superamento delle proprie paure e dei propri limiti, un invito alla sfida con se stessi, ad andare oltre, per scoprire che forse i nostri timori ci fanno perdere delle opportunità .
Una storia un po' didattica, arricchita da una carrellata di colorati personaggi e da un protagonista tenero a cui è difficile resistere.
Se anche voi amate i koala, potete trasformare questo loro... attaccamento morboso in qualcosa di utile, come un segnalibro.
Potete divertirvi con i bimbi scoprendo che per disegnare un muso di koala bastano tre cerchi: uno per il viso, due per le orecchie. Disegnate poi il corpo come una I maiuscola con le grazie, molto grossa.
Piegate il corpo in due, attaccate testa e orecchie e fissate del nastro adesivo magnetico sulle zampe.
Il vostro koala si terrà ben stretto alla pagina del libro. A meno che, come Cesare, non scopra improvvisamente la libertà .
Quante volte anche i più grandicelli chiedono di salirvi in braccio per stanchezza, timidezza o anche solo per insicurezza di fronte a una sensazione nuova? La realtà è che tutti noi, adulti compresi, abbiamo delle comfort zone, fisiche o immateriali che siano, da cui difficilmente ci stacchiamo.
Ce lo racconta con un'iperbole Un giorno da koala, recente uscita di Zoolibri, di Rachel Bright e Jim Field. Il libro narra la storia di Cesare, un koala che ha passato tutta la vita ben attaccato al suo ramo.
Non che se ne stia a fare nulla (scopriamo dalle varie immagini che ha una collezione di foglie e anche una bella libreria, nella quale si possono notare piccoli cammei come Un leone dentro, opera degli stessi autori), ma di scendere non ne vuole sapere, nonostante i numerosi inviti degli amici.
Cesare ha troppa paura, chissà cosa potrebbe succedere là sotto. Scendere è decisamente troppo pericoloso.
Le illustrazioni di Jim Field ci mostrano la storia dai diversi punti di vista, con le tre diverse prospettive: frontale, quando a vedere le cose è il narratore onnisciente, dall'alto, quando vediamo le cose con gli occhi di Cesare, o dal basso, con quelli dei suoi amici.
E se Cesare non vuole scendere dal suo ramo, cosa accadrà quando sarà il ramo stesso a cadere?
Un giorno da koala è una metafora, forse un po' troppo esplicita, sul superamento delle proprie paure e dei propri limiti, un invito alla sfida con se stessi, ad andare oltre, per scoprire che forse i nostri timori ci fanno perdere delle opportunità .
Una storia un po' didattica, arricchita da una carrellata di colorati personaggi e da un protagonista tenero a cui è difficile resistere.
Se anche voi amate i koala, potete trasformare questo loro... attaccamento morboso in qualcosa di utile, come un segnalibro.
Potete divertirvi con i bimbi scoprendo che per disegnare un muso di koala bastano tre cerchi: uno per il viso, due per le orecchie. Disegnate poi il corpo come una I maiuscola con le grazie, molto grossa.
Piegate il corpo in due, attaccate testa e orecchie e fissate del nastro adesivo magnetico sulle zampe.
Il vostro koala si terrà ben stretto alla pagina del libro. A meno che, come Cesare, non scopra improvvisamente la libertà .