Un minuscolo pugnetto che stringe un dito: è una delle prime foto che facciamo, quando nasce un bambino.
Rappresenta la connessione tra due esseri umani, genitore e figlio: uno "grande" e uno "piccolo", indissolubilmente legati. In quell'immagine c'è amore, protezione, uguaglianza e differenza.
Dentro Io grande tu piccino di Lilli L'Arronge (Pulce edizioni) ci sono tutte queste sensazioni, e un po' di ironia in più.
Con un testo ritmato e musicale, ricco di rime e assonanze, il libro presenta una serie di azioni e caratteristiche che contrappongono due tenere donnole: un genitore (non definito: potrebbe essere mamma o papà ) e suo figlio (o figlia).
A ogni situazione si accompagnano pochissime parole, scelte con cura, che definiscono un "io" e un "tu".
Quello che potrebbe essere un elenco scontato si concretizza in una sequenza piena di sorprese e di variazioni da scoprire: si passa dal gioco alle attività quotidiane, dalle coccole alle piccole divergenze tra genitori e figli.
Scopriamo che a volte "io" e "tu" si rovesciano, e non sempre "ino" appartiene al più piccolo:
Così come non sempre spetta al bambino l'azione più modesta. In una pozzanghera infatti:
C'è spazio anche per tavole in cui "io" e "tu" sembrano fondersi in un'unica entità , e le differenze si appianano.
L'alternanza di situazioni tenere, comiche e ironiche provoca pelle d'oca e risate (non mancano naturalmente pipì e cacca, due evergreen per tutti i bambini!).
Nelle sue 40 pagine, Io grande tu piccino fotografa con altrettante vignette le sfumature di un rapporto non sempre perfetto, ma unico e speciale.
Mi piace pensare a Io grande tu piccino come al punto di partenza per un gioco che prosegue oltre il libro: quanti oggetti o quante azioni potete trovare nella vita comune, che rispondano a questo schema? E se provate a pronunciare il vostro "io", vostro figlio saprà rispondere con il suo "tu"?
Io forchetta, tu forchettina
io manona, tu manina.
Io tg, tu cartone,
tu corri, io fiatone.
Volete continuare voi?
Rappresenta la connessione tra due esseri umani, genitore e figlio: uno "grande" e uno "piccolo", indissolubilmente legati. In quell'immagine c'è amore, protezione, uguaglianza e differenza.
Dentro Io grande tu piccino di Lilli L'Arronge (Pulce edizioni) ci sono tutte queste sensazioni, e un po' di ironia in più.
Con un testo ritmato e musicale, ricco di rime e assonanze, il libro presenta una serie di azioni e caratteristiche che contrappongono due tenere donnole: un genitore (non definito: potrebbe essere mamma o papà ) e suo figlio (o figlia).
A ogni situazione si accompagnano pochissime parole, scelte con cura, che definiscono un "io" e un "tu".
Io grande, tu piccino,io mucca, tu maialino,io bacio, tu bacino
Quello che potrebbe essere un elenco scontato si concretizza in una sequenza piena di sorprese e di variazioni da scoprire: si passa dal gioco alle attività quotidiane, dalle coccole alle piccole divergenze tra genitori e figli.
Scopriamo che a volte "io" e "tu" si rovesciano, e non sempre "ino" appartiene al più piccolo:
tu auto, io pulmino.
Così come non sempre spetta al bambino l'azione più modesta. In una pozzanghera infatti:
io schizzino, tu schizzone.
Pagina dopo pagina, vediamo il cucciolo instancabile e il genitore stanco, vediamo bua e consolazione, vediamo capricci e urla che poi si mitigano nella complicità di un'attività svolta insieme. È un rapporto quotidiano, riletto attraverso l'ottica speciale che valorizza allo stesso tempo somiglianze e differenze.
C'è spazio anche per tavole in cui "io" e "tu" sembrano fondersi in un'unica entità , e le differenze si appianano.
L'alternanza di situazioni tenere, comiche e ironiche provoca pelle d'oca e risate (non mancano naturalmente pipì e cacca, due evergreen per tutti i bambini!).
Nelle sue 40 pagine, Io grande tu piccino fotografa con altrettante vignette le sfumature di un rapporto non sempre perfetto, ma unico e speciale.
Mi piace pensare a Io grande tu piccino come al punto di partenza per un gioco che prosegue oltre il libro: quanti oggetti o quante azioni potete trovare nella vita comune, che rispondano a questo schema? E se provate a pronunciare il vostro "io", vostro figlio saprà rispondere con il suo "tu"?
Io forchetta, tu forchettina
io manona, tu manina.
Io tg, tu cartone,
tu corri, io fiatone.
Volete continuare voi?