Disclaimer: nessun libro convince un bambino a dormire / lavarsi i denti / mangiare / lavarsi.
Anzi, se anche solo vagamente vostro figlio intuisce che quello è il reale motivo per cui state leggendo, probabilmente otterrete l'effetto opposto.
Per non parlare del fatto che sono profondamente convinta che non si debba leggere per ottenere qualche risultato, ma solo per piacere.
Finite queste premesse necessarie, bisogna ammettere che il piccione di Mo Willems vale anche il rischio di un rifiuto al bagnetto per ripicca! E nonostante le apparenze portino a vederlo come un "libro per convincere a fare il bagno", io ci vedo prima di tutto un meccanismo divertente, un ritmo incalzante, un personaggio che riesce a comunicare con un solo occhio una varietà di intenzioni sorprendente, insomma: un lieto momento di lettura di qualità da condividere con i bambini.
Fai il bagno, Piccione! arriva in Italia dopo È ora di dormire, piccione! (di cui vi avevo parlato qui), edito sempre da Editrice il Castoro, e ci riporta il testardo, capriccioso, irresistibile personaggio che dialoga direttamente con il lettore, cercando motivazioni per evitare di fare il bagno:
Perché dovrei fare il bagno?
L'ho già fatto il mese scorso.
(non so a voi, ma a me questa frase suona molto familiare – per fortuna con orizzonti temporali decisamente più brevi!)
Seguiranno, in un susseguirsi sempre più incalzante, altre scuse, dalla negazione del cattivo odore al problema dell'acqua che è troppo fredda, troppo calda, troppo tiepida e perfino troppo bagnata.
È prorompente, il piccione: non resta nel testo. Oltre a rompere la quarta parete per rivolgersi al lettore, invade il frontespizio e i risguardi, e anche in questi dettagli sentiamo il suo fare chiassoso e impertinente, che fa di lui un personaggio che va oltre ogni supposto intento pedagogico, regalandoci più semplicemente delle sane, stupite risate.