L'adulto che si affaccia per la prima volta al mondo dell'editoria per bambini può restare disorientato.
Ad avere la visibilità , sugli scaffali, sono soprattutto i prodotti più commerciali, quelli nati per vendere, quelli pensati per far leva sui genitori ("Con tanti effetti sonori per imparare i versi degli animali"!), quelli che ci sembrano buoni libri solo perché ci ricordano qualcosa che già conosciamo. In fondo, se la Disney fa bei film per bambini, farà anche bei, libri, no? (spoiler: no).
Per fortuna di bussole per orientarsi nel panorama editoriale ce ne sono tante: i bravi librai, i bravi bibliotecari, i corsi e gli incontri organizzati da
Nati per Leggere, alcuni blog (non necessariamente il mio).
Naturalmente, ci sono anche bei libri che parlano di libri. Tuttavia, il rischio è, in questi casi, di trovarsi di fronte a un libro troppo teorico, interessante per gli addetti ai lavori ma arduo da tradurre in realtà , oppure troppo pratico, una mera bibliografia tematica fine a sé stessa.
In questo ampio panorama di saggi, ne sono nati recentemente due che ho particolarmente apprezzato per l'equilibrio e la validità dei contenuti. Facilmente fruibili anche per un pubblico non particolarmente preparato in pedagogia e letteratura, integrano bene nozioni metodologiche di base, consigli pratici ed esempi concreti che non si esauriscono in una mera indicazione sul singolo libro ma aiutano il lettore a mettere in pratica quanto letto. Si tratta di
Quando i grandi leggono ai bambini e
Dentro e fuori le pagine alla Scuola dell'Infanzia.
Ho avuto modo di ascoltare
Angela Dal Gobbo più volte, partecipando a incontri organizzati per genitori e lettori volontari da Nati per Leggere: è una donna dalla cultura profonda e dalla profonda passione per illustrazione e letteratura, capace di incantare e trasmettere incanto.
Tuttavia, ero un po' perplessa su un progetto come
Quando i grandi leggono ai bambini (
Donzelli), presentato come una semplice bibliografia dei libri più belli destinati all'infanzia. Ho voluto dare fiducia all'autrice (e a Nati per Leggere) e acquistarlo, e la sua lettura è andata decisamente oltre le mie aspettative.
È decisamente riduttivo pensare a
Quando i grandi leggono ai bambini come a una semplice bibliografia.
Ogni capitolo inizia con un'introduzione teorica, chiara, completa, ben documentata, che spazia dallo sviluppo cognitivo del bambino nei suoi primi anni di vita agli elementi che compongono l'albo illustrato (intreccio, personaggi, illustrazioni e così via). Si tratta di nozioni che si traducono facilmente in pratica, e costituiscono una serie di indicazioni chiare per scegliere un albo di qualità , ben scritto, ben illustrato e adatto alla fase di sviluppo del proprio figlio.
A ogni capitolo segue una bibliografia con un'analisi approfondita di alcuni testi seguita dalla presentazione più sbrigativa di altre proposte, a titolo di esempio.
Quella che può sembrare una semplice indagine su un singolo testo si trasforma in realtà in una preziosa indicazione metodologica: accompagnandoci alla scoperta del ritmo narrativo, del punto di vista, del registro linguistico dell'albo di cui parla, Angela Dal Gobbo ci insegna a riconoscere queste stesse caratteristiche in ogni libro con cui abbiamo a che fare, offrendoci non solo una carrellata di libri "belli", ma soprattutto un metodo per riconoscere la qualità anche nelle proposte editoriali non comprese nel suo saggio.
Piccola chicca finale per appassionati, una ricca serie di biografie dei più grandi autori per bambini e ragazzi.
Quando i grandi leggono ai bambini è una bussola indispensabile per lettori, genitori, educatori e semplici appassionati di letteratura per l'infanzia.
Dentro e fuori le pagine alla Scuola dell'Infanzia (
Bacchilega Junior) si rivolge invece a un target più specifico, quello delle insegnanti della scuola dell'infanzia (pur essendo certamente interessante anche per genitori). Lo hanno scritto
Francesca Tamberlani, autrice di
milkbook.it, e
Carla Colussi, scegliendo un approccio molto pratico e operativo.
Il saggio, dal formato di "quaderno", propone infatti alcune letture adatte alla fascia 3-5 anni e le collega ad attività e laboratori da proporre ai bambini. Anche in questo caso, il libro si apre con alcuni capitoli introduttivi, che raccontano l'importanza della lettura, indicano le caratteristiche di un libro di qualità e suggeriscono alcuni trucchi per la lettura ad alta voce.
Propone poi alcuni esempi di libri da leggere e di attività ad essi collegate.
So che può suonare strano, detto da me, che sui libri e sui giochi ispirati ad essi ho costruito quasi l'intero blog, ma ho spesso perplessità sui "lavoretti" da affiancare alla lettura: sono profondamente convinta che la lettura debba essere un piacere fine a se stesso e non trasformarsi in "compito".
L'operazione che fa
Dentro e fuori le pagine alla Scuola dell'Infanzia va però molto oltre il "lavoretto dell'asilo". Le autrici propongono per ogni lettura degli spunti di discussione improntati alla maieutica, in cui l'insegnante non cerca la "risposta esatta" dal bambino, ma una semplice espressione di sé.
Allo stesso modo, le attività suggerite non sono i classici "lavoretti", basati su un modello da seguire pedissequamente e spesso realizzati più dalle maestre che dai bambini, per assicurare un certo standard nel risultato. Si tratta invece di proposte che liberano l'espressione dei bambini, la riflessione, stimolano la cooperazione, avvicinano all'approccio con materiali poveri e destrutturati.
Gli albi suggeriti dal libro sono dieci, più altri dieci trattati in modo più rapido, ma ciò che conta, al di là della scelta dei titoli, è l'approccio metodologico, che una volta interiorizzato potrà essere speso su qualsiasi albo illustrato di qualità (ad esempio, uno di quelli suggeriti da Angela Dal Gobbo!).
La lettura proposta viene quindi interiorizzata non attraverso uno schema prefissato, ma un percorso interiore personale del bambino, senza fornire una chiave di lettura esterna, ma accompagnando il bambino a trovare la propria, unica strada.
Una strada diversa per ognuno, che solo le buone storie sanno indicare.
PS: Su cosa significa "albo illustrato di qualità " avevo scritto
un post qualche tempo fa, mentre
qui avevo approfondito il rapporto tra immagini e testo in un albo.