Il "nostro" libro di Halloween non è esattamente uno di quelli da raccontare con una torcia sotto il viso per mettere paura a chi ascolta. No, perché se ci spezza il fiato, casomai, è solo per le risate.
Con Notte di botte continua la spassosa serie di Ossaspasso, di Allan Ahlberg e André Amstutz, che era già proseguita altri libri pubblicati da Camelozampa.
Torniamo a trovare i nostri amici scheletri nella loro cantina scura scura (l'anafora ritorna e ci porta quel senso di familiarità che attendevamo). Troppo scura: i due infatti si scontrano e devono andare dal Dottor Osso.
Come di consueto, l'avventura continua in un gioco di ripetizioni, variazioni e accumuli, in cui gli scheletri trovano sempre nuovi modi per farsi male, e ogni volta il dottor Osso applica loro un cerotto in più.
Ai meccanismi che hanno fatto la fortuna dei precedenti titoli si aggiunge qui la dimensione comica data dalle caduta e dallo scontro, in tutte le loro varianti, che trasformano questa avventura in una Notte di botte.
Tutti colpi accidentali e non dettati dalla volontà umana (o scheletrica, insomma), tutti espedienti per portare un po' di leggerezza in un'atmosfera che spaventa solo chi non ha fantasia.
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