Non sono un'assidua frequentatrice del genere giallo, ma quando mi capita di leggerne uno, prima ancora del mistero da scoprire mi lascio affascinare dalla personalità dell'investigatore.
È una caratteristica quasi imprescindibile, sebbene non codificata, del genere quella di dare vita a protagonisti arguti di cui però si apprezzano vizi e vezzi: la golosità, spesso, ancora più spesso una certa indolenza, e un carattere di norma schivo e solitario.
È gustoso rivedere queste caratteristiche calate in un libro di narrativa per bambini: Gordon ha lo spirito di molti grandi investigatori della letteratura, solo che è un rospo.
Facciamo la sua conoscenza in Il commissario Gordon e le nocciole scomparse, primo della serie di libri su questo personaggio scritti da Ulf Nilsson, portato in Italia da Lupoguido. Lo troviamo addormentato sulle sue carte, con la bocca sporca di briciole, quando uno scoiattolo lo cerca per sottoporgli il suo caso: qualcuno ha rubato tutte le sue nocciole.
Il "delitto", naturalmente, è a misura di bambino, senza spargimenti di sangue, ma il nostro capo della polizia lo prende molto seriamente, tanto da appostarsi immobile nel tentativo di scovare il ladro, finendo totalmente ricoperto di neve.
Non è un campione di azione, il commissario Gordon, e per fortuna lungo la sua indagine, tra una falsa pista e l'altra, trova un'assistente più dinamica e coraggiosa di lui. Gordon ha un'indole tranquilla, che emerge anche dalle illustrazioni, che lo mostrano con i suoi occhi da batrace, sempre con la palpebra a mezz'asta, e come molti degli investigatori letterari ama la buona tavola, per la quale si concede qualche pausa dal lavoro.
La sua arguzia, poi, più che sul caso stesso, si rivela soprattutto con le persone, o per meglio dire i personaggi. La sua è un'intelligenza emotiva, di chi sa cogliere il dramma di chi ruba per fame e sa punire i veri colpevoli sfruttando le loro stesse debolezze.
Il commissario Gordon è un libro di narrativa adatto anche ai lettori non del tutto fluidi, grazie ai suoi capitoli brevi e alle numerose illustrazioni. E forse non si tratta dell'indagine densa di mistero e indizi da scovare e colpi di scena imprevisti, ma a quel tranquillo e goloso rospo che sa pensare con la testa e con il cuore ci si affeziona facilmente, e noi non vediamo l'ora di leggere la sua prossima avventura.
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