Prendi due cani affamati, così affamati da avere le visioni.
E poi prendi un osso, un osso gigantesco, che appare all'improvviso, e poi il giorno dopo scompare.
Alberto, Gustavo e l'osso di Marco Viale, pubblicato da Sinnos, racconta la storia di un'indagine (chi avrà preso l'osso?), di una ricerca, ma anche di una sinergia tra gli animali del bosco, che tutti insieme sapranno aiutare i due cani Alberto e Gustavo a ritrovare il loro bottino (per poi condividerlo tutti insieme).
È una storia che procede con un ritmo cadenzato, e in cui ognuno saprà trovare elementi di attrazione diversi: chi sarà più colpito dall'indagine tra gli animali, chi dalla successiva azione collettiva per riprendere l'osso, chi dal susseguirsi delle vicende. Io, personalmente, ho trovato il climax del racconto nella scoperta dell'origine dell'osso gigante, ma non vi svelo nulla per non togliervi il gusto di scoprirlo da soli.
Spiccano due protagonisti colorati e simpatici fin dal primo sguardo, un'illustrazione iperbolica che fa sembrare ogni azione un'avventura e una continua svolta narrativa che cambia le carte in tavola, facendo complice chi prima era accusato.
Alberto, Gustavo e l'osso diverte e appassiona in poche pagine che sono una scoperta continua. Un po' come trovare un osso gigante dove meno te lo aspetti.
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