Anatomia dell'inesistente.

Molti bambini amano diventare "esperti" di qualche argomento, e questo accade soprattutto riguardo agli animali, dei quali vogliono scoprire tutto-tutto, dal punto di vista biologico, evolutivo, etologico.

Anche il testo divulgativo più puntiglioso e pedante diventa allora una lettura avvincente. Figuriamoci quindi se il libro non è affatto pedante e in più è focalizzato su un animale così particolare che... non esiste.

Tutto ma proprio tutto sui draghi

Tutto ma proprio tutto sui draghi di Nikola Kucharska, Editrice Il Castoro, disseziona (anche nelle illustrazioni!) queste creature magiche raccontandone non solo la biologia (se così si può definire), ma anche gusti, abitudini sociali e tassonomia.

Tutto ma proprio tutto sui draghi

L'autore si fa carico anche di esporre una mitologia, secondo la quale i draghi erano inizialmente amici degli umani e poi, per una serie di ragioni descritte in modo tale da lasciare ampio spazio alla ricostruzione personale, questa amicizia si è interrotta.

Si tratta di racconti del tutto fittizi, non c'è un richiamo alla tradizione del fantasy o delle favole, ma è questo il bello: quando stai raccontando una creatura che non esiste, anche il vero e il falso non esistono più.

Tutto ma proprio tutto sui draghi

E così, con una certa sicumera, Kucharska racconta le differenze tra draghi dello spazio e draghi del deserto, spiega l'origine dei fuochi fatui e delle eruzioni vulcaniche, espone la struttura sociale, le tradizioni e lo sviluppo dei draghi, che a scuola studiamo rocciologia, sognologia e allenamento mimetico.

Non mancano i draghi famosi, detentori di record, invenzioni o cariche politiche, e c'è spazio anche per le patologie (il singhiozzo dei draghi, ad esempio, è piuttosto pericoloso per via del fuoco).

Le pagine cartonate di Tutto ma proprio tutto sui draghi sono ricchissime di dettagli, coloratissime, allegre. I draghi sono disegnato con stile fumettistico, a tratti caricaturale e l'occhio non segue un ordine specifico ma vaga, così come vaga l'immaginazione.

C'è molto non detto, in questo testo, ma è un non detto coinvolgente e creativo. Ogni didascalia, ogni spiegazione, ogni titolo è uno spunto dato al lettore per inventare la storia che gli sta dietro; una porta aperta verso il mondo da cui, questo è innegabile, tutti i draghi provengono: quello della nostra smisurata immaginazione.


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