In quasi tutti i bambini, prima o poi, nasce il desiderio di avere un animale domestico: un cane, un gatto, un criceto. Con Edward però le cose stanno diversamente.
Come dice il titolo di questo libro, infatti, Edward vuole un cavallo.
Anche perché nel suo condominio il cartello parla chiaro: è vietato introdurre cani e gatti. Di cavalli però nessuno fa menzione.
È allegro e tenero, con una punta di delicato umorismo, questo albo di Ann Rand e Olle Eksell pubblicato da Lupoguido con la traduzione di Gabriella Tonol. Soprattutto, è un albo che, nonostante sia nato nel 1961, non ha perso la sua modernità, anche nelle soluzioni grafiche.
Le sue pagine prendono vita e colore in modi di volta in volta diversi: una volta si fanno rosse e diventano un muro, che racconta l'isolamento del protagonista. più spesso lasciano spazio a disegni numerosi e privi di ordine e prospettiva, che esprimono la vitalità della città e dei suoi abitanti, ma anche il punto di vista bambino di Edward, e poi ancora tornano al colore pieno, sul quale spicca come fosse un vuoto su pieno, anziché il contrario, il cavallo bianco che sarà co-protagonista di questa storia.
Edward lo cerca, quel cavallo, perché sa che ama la città e potrebbe quindi diventare il suo prossimo animale da compagnia, e anche se le cose non vanno esattamente come si aspettava, alla fine il bambino avrà trovato non solo un animale, ma anche qualche amico.
Edward vuole un cavallo è una storia semplice, senza svolte narrative imprevedibili, ma impreziosita da personaggi e dettagli che danno profondità alla trama e fanno sentire che la storia è immersa in un contesto più grande che la contiene e le dà concretezza e autenticità.
Lo stile narrativo, così pulito e trasparente, rispecchia quello delle illustrazioni, dai tratti semplici e infantili, in cui le bocche sono sempre sorridenti o quasi. Disegni al tratto resi in soli due colori a cui danno forza e vivacità gli sfondi vivaci e pieni.
Bastano poche pagine e poche parole per tratteggiare un mondo di cui ci sentiamo subito parte e in cui vorremmo entrare, per giocare al parco con gli altri bambini e vedere passare Edward con il suo amico cavallo.
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