Non è che i bambini facciano apposta, a disobbedire, anzi.
È che le tentazioni, spesso, sono più forti della forza di volontà; e d'altra parte, non vale lo stesso anche per noi, quando ci ripromettiamo di metterci a dieta o di urlare di meno?
Forse ricorda molto da vicino altre due famose e amatissime opere dello stesso autore: Oh-oh! per l'ambientazione, tra gli alberi della foresta, e Oh, no, George! per il tema.
Anche qui, infatti, troviamo una raccomandazione e qualcuno che, pur animato da buone intenzioni, non sa resistere alla tentazione che si manifesta davanti ai suoi occhi.
Ma le scimmiette, quando vedono i manghi così a portata di mano, non ce la fanno.
Coordinandosi rapidamente, le scimmiette controllano che non ci siano tigri all'orizzonte e si muovono leste verso l'obiettivo, spingendosi ogni volta un po' più in là, spostando l'asticella della disobbedienza verso un pericolo di volta in volta più concreto.
È un albo molto dinamico, Forse, una storia in cui emergono in modo netto la rapidità dei movimenti e il cambio di ritmo tra i momenti decisionali (che si concludono con quel "forse..." possibilista che dà il titolo al libro) e quelli di azione e avventura.
Il movimento è sottolineato anche dalla disposizione grafica del testo, che spesso segue l'azione delle protagoniste, come se le parole saltassero tra i rami degli alberi insieme a loro.
Vi è anche un piccolo scarto tra testo e immagini che rende tutto più divertente: i piccoli a cui leggerete l'albo non mancheranno di notare che le tigri, in realtà, ci sono eccome, anche quando le scimmiette non le vedono (se ne accorgeranno anche le scimmiette, in un secondo momento!).
Sebbene la disobbedienza delle piccole protagoniste le avvicini al pericolo, non si avvertono nella lettura un tono didattico o un intento pedagogico: Forse è un libro comprensivo verso la lusinga del proibito, accogliente verso chi legge e verso quelle buone intenzioni di cui ci nutriamo tutti i giorni pur ascoltandole solo quando riusciamo a farlo.
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