La conoscete la storia delle radio libere e del loro ruolo nel cambiamento del panorama della comunicazione italiana?
Non so se in Francia ci sia stato un fenomeno analogo, ma Radio Banana, di Clémentine Mélois e Rudy Spiessert (ed. Babalibri) me lo ha ricordato molto.
La storia è quella di una scimmietta, Aristotele, che trova nella giungla il relitto di un aereo, la cui radiotrasmittente funziona ancora. Curiosa e creativa, la scimmietta improvvisa, per gioco, una trasmissione:
Buongiorno, giungla!Sono Aristotele in diretta da Radio Banana! E ora, è il momento del vostro programma preferito: Risate con Radio Banana!
(il programma "Risate con Radio Banana", che accompagnerà la narrazione fino alla fine, risponde perfettamente ai gusti umoristici dei bambini, con freddure e giochi di parole.)
Il successo, si sa, a volte nasce solo da un evento fortunato. Qualcuno, lontano da lì, intercetta la trasmissione e la diffonde in un aeroporto, dove tutti i passeggeri la ascoltano.
Radio Banana diventa così famosa che personaggi di ogni genere, dai musicisti ai politici, vogliono esserne ospiti. Nasce perfino un merchandising, del quale la scimmietta e i suoi amici sono completamente ignari.
Quella che sembrava essere una storia di animali della giungla diventa quindi un'occasione per esplorare le dinamiche del marketing e della fama.
Chi avrà la meglio? La spontaneità della radio libera o le logiche di mercato che a sua insaputa la invadono?
Radio Banana strizza l'occhio anche ai genitori che leggono, proponendo tra i personaggi vari sosia di VIP reali, come Keith Richards (nell'albo, Richard Kiss) o Karl Lagerfeld.
La vita dei personaggi e quella degli animali della giungla si intreccia, e in questo incontro di storie, Radio Banana è simbolo di positività e di allegria, anche di fronte alle difficoltà .
È il potere della risata. Il potere delle voci libere.
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