Quando le esperienze sono condivise, l'emozione raddoppia. Vale per la gioia, la meraviglia, e vale anche per le risate.
La spalla comica è una risorsa che rende ogni scena più ricca e gustosa, dà un ritmo e coinvolge lo spettatore dandogli in qualche modo voce.
Le avventure di Coniglio & Elefante, scritto da Gustavo Roldàn e pubblicato in Italia da Sinnos, ci presenta una coppia decisamente inedita, che potete intuire dal titolo.
Il libricino, scritto in font ad alta leggibilità, si struttura in capitoli brevi e coinvolgenti, ricchi di dialoghi.
Le avventure di Coniglio & Elefante inizia con l'incontro tra i due protagonisti, e con un classico cliché: quello degli elefanti che temono i topi. Elefante, terrorizzato, sente un rumore tra la vegetazione e crede si tratti di un topo, e solo al termine di un dialogo un po' surreale tra i due, si convincerà che invece l'animale con cui sta parlando è un coniglio.
Da qui iniziano le avventure dei due, leggere e gustose, che seguono uno schema ben collaudato: il piccolo Coniglio è molto più scafato e disinvolto di Elefante (anche se a volte resterà vittima dei suoi stessi scherzi), che invece si dimostra più ingenuo e influenzabile.
I due protagonisti, disegnati dallo stesso autore con tratto nero e pochissimi tocchi di colore, non rispecchiano l'immagine classica che ci aspettiamo da questi due animali, specialmente Elefante, una specie di patata con zampe e proboscide, e l'effetto è quello di leggere una raccolta di racconti con illustrazioni da fumetto.
I due sognano, esplorano, si divertono e divertono il lettore. Interagiscono con il loro mondo con spirito magico, vedendo mummie tra le nuvole e immaginando visite di marziani, e le storie scorrono una dopo l'altra con piacevole leggerezza. L'elefante entra in una cristalleria (un altro cliché che si trasforma in storia comica), il coniglio propone di costruire un aereo di legno: i due sono sempre in qualche modo incongrui rispetto alle proprie aspettative o all'ambiente che li circonda e in questo loro sfasamento sta gran parte della portata comica del libro.
E poi c'è il loro sorriso e il loro ottimismo di fronte a tutto ciò che va loro storto, che è sempre una buona chiave per leggere il mondo.
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