Passata la "fase dei perché", quella in cui i bambini si producono in una serie interminabile di domande che mettono alla prova qualsiasi genitore, ne inizia una più subdola, ma più pericolosa: quella in cui le domande se le fanno da soli, oppure non se le fanno più.
Immersi in un sistema scolastico che dà loro moltissime nozioni teoriche e poche applicazioni spendibilinel mondo che li circonda, si ritrovano spesso a dare per scontate le cose, a prenderle per assodate senza cercare di capire.
In forma agile e accattivante, i volumi attraversano con 15 domande – per l'appunto – temi complessi con un approccio semplice ma non semplificato, alleggerendo la complessità con un tono di voce alla portata dei ragazzi (a partire dai 10 anni) e con illustrazioni che aiutano a sdrammatizzare o rendere più immediati gli argomenti trattati.
Soprattutto, portano alla luce alcuni aspetti insoliti e inspettati dei temi che affrontano, in un approccio molto poco scolastico e molto concreto e curioso.
Cosa c'è nella mia testa? Le 15 domande inizia raccontando il funzionamento del cervello e delle sue componenti, come i neuroni.
Approfondisce argomenti che crediamo di conoscere, come i ricordi, analizzandone le diverse tipologie, oppure i sensi, aggiungendone di poco noti come la propriocezione.
Non disdegna di proporre piccoli esperimenti e di coinvolgere il lettore in riflessioni come quella sulla difficoltà di misurare l'intelligenza.
Rallegrato e ravvivato dalle illustrazioni di Claudia Petrazzi, Luca Bonfanti tocca, con rigore scientifico, temi come la creatività, le idee, il ruolo del sonno, l'evoluzione prevista del cervello del futuro.
Ancora più efficace in termini di umorismo, anche grazie alle illustrazioni-fumetto di Gud, è A cosa servono i soldi? Le 15 domande, che parte da interrogativi astratti sul senso dell'economia, della moneta, del lavoro, portando esempi concreti e comprensibili.
I grandi temi dell'economia diventano semplici e diretti, e lasciano spazio a qualche risata e a qualche tormentone che fa un po' da fil rouge a tutto il libro.
Catena distributiva, pubblicità e promozione, ruolo delle banche: sono tutte tematiche approcciate con lo stesso approccio semplice e concreto.
Non manca lnemmeno un po' di critica sociale, con un accenno al gender gap e alle differenze salariali tra uomo e donna.
Se continuerà su questa linea, Le 15 domande si prepara ad essere una nuova enciclopedia, pensata con volumi tematici che non finiranno a fare soltanto bella mostra sugli scaffali, ma uniscono teoria e pratica in un mix convincente sia nei contenuti, sia nel progetto editoriale.
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