Un grande merito di Nicola Davies e di Emily Sutton è proprio quello di riuscire a rendere visibile il legame tra la scienza e la bellezza di ciò che ci circonda.
Ci erano riuscite con Mini. Il mondo invisibile dei microbi e con Tanti e diversi e lo confermano oggi con Cresco. I segreti del nostro DNA, edito anch'esso da Editoriale scienza, in cui raccontano un elemento solo apparentemente freddo e astratto come il DNA dal punto di vista della sua manifestazione più spettacolare: la vita stessa.
Il segreto di Nicola Davies e di Emily Sutton è saper spostare in modo molto semplice e naturale il punto di vista offrendo una visuale insolita, ma non provocatoria.
Se da un libro sul DNA vi aspettate insomma analisi delle cellule e geni visti al microscopio, resterete spiazzati a vedere che Cresco narra invece di esseri viventi e di una loro caratteristica fondamentale: la crescita.
Planando a volo d'uccello tra specie animali e vegetali, Cresco racconta come la vita sulla Terra si sia adattata ai diversi ambienti, dell'immensa varietà tra i diversi esseri viventi e di come anche chi sta leggendo il libro sia capace di crescere, senza fare nulla, semplicemente perché il suo corpo segue le "istruzioni" del proprio DNA.
È il DNA a spiegare al corpo come produrre nasi di determinate forme e occhi e capelli di determinati colori.
Ma nonostante tutte queste differenze, spiega Davies, il codice genetico ci lega a tutti gli esseri viventi, presenti e passati. Le tavole di Sutton ci mostrano individui in armonia tra loro e con la natura che li circonda, infinite varietà integrate in una convivenza pacifica.
È un messaggio di pace, oltre che di meraviglia: proprio dove tendiamo a vedere identità e differenza (cerchiamo il DNA per identificare una persona e distinguerla dalle altre), Davies e Sutton ci fanno scoprire un messaggio di fratellanza: la vita è una meraviglia di cui tutti dobbiamo godere, e il DNA è soltanto il linguaggio in cui viene raccontata.
Non manca naturalmente, nell'albo, un cenno sulla composizione del DNA e sulle sue basi azotate: Adenina, Timina, Citosia e Guanina, ed è pensando a queste che ho immaginato
Il gioco del DNA.
Per prima cosa, stampate due o più copie delle carte che ho preparato nel mio pdf stampabile.
Poi formate un mucchietto al centro e distribuite ai giocatori cinque carte ciascuno.
Una alla volta, verrà girata una carta e posta al centro del tavolo. Il primo che riuscirà ad "attaccarci" la propria carta (ricordando che l'Adenina lega sempre con la Timina e la Citosina con la Guanina) potrà metterla su tavolo per "costruire" la molecola.
Se nessuno ha una carta corrispondente, la carta sul tavolo viene sostituita. Vince chi finisce per primo le proprie carte.
Un'alternativa molto semplice è partire con cinque carte ciascuno, posizionate in colonna, e sparpagliare le altre sul tavolo.
Questa alternativa diventa un gioco di velocità: vince chi trova, tra le carte sul tavolo, le cinque corrispondenti alle proprie, riuscendo così a costruire la propria molecola di DNA, la chiave della vita.
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