Vagando tra le pagine.

C'è una sensazione che ogni lettore forte conosce bene: quella di aprire un libro e ritrovarsi altrove.

Promenade

 

Altrove è esattamente il luogo dov'è ambientato Promenade, più che un albo una galleria d'arte, che fonde le opere dell'artista coreano Jungho Lee con le parole d'autore di Bernard Friot. 

Non una storia, ma un inno alla lettura, che Lapis Edizioni ha pubblicato in un libro di ampie dimensioni, in cui immergersi e perdersi.

Promenade

Un viaggio. Dove ti porterà, ancora non lo sai.
Ma fidati di me: non ti perderai.

Il tono di Friot è quello di una guida: rassicurante, sembra accompagnare un viaggiatore che esita, che si trova sperduto in un luogo nuovo.

Quel luogo, è chiaro fin da subito, è il libro.

L'ispirazione surrealista di Jungho Lee ce lo presenta come l'ala di un aereo: è lui l'oggetto che ci porta via, e che assumerà in ogni pagina un ruolo diverso.

Promenade

 

Hai trovato l'ingresso. Bene.

E il libro si fa soglia verso un mondo altro.

E via via, passando da una tavola all'altra, il libro diventa nave, diventa fetta di torta, diventa lago, diventa vetro di una finestra che staccandosi permette di volare. Sembra di esplorare una galleria di quadri di Magritte, soltanto più sfumati, più eterei.

Promenade


Il titolo è Promenade, passeggiata, ma si direbbe più un viaggio, o meglio un vagare senza meta, immersi nella meraviglia.

Non sempre è immediata la comprensione delle immagini: a volte il libro è così ben mimetizzato da cogliersi solo a un secondo sguardo, e gli scambi, le illusioni, le architetture impossibili lasciano spazio all'interpretazione personale, all'esperienza unica del lettore, come ogni buon libro dovrebbe fare. 

Anche il testo non segue logiche narrative o lineari, ma dialoga con il lettore, lo coinvolge, si prende pause, spiega senza dire. Non guida verso una meta, ma verso la contemplazione del percorso.

Promenade è un albo che apprezzeranno soprattutto gli adulti: quegli adulti che quel viaggio lo hanno già affrontato migliaia di volte, e per loro anche questa volta, come tutte le altre, sarà un viaggio nuovo.


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