Leslie Patricelli, autrice americana famosa per la sua serie per i più piccoli, le racconta con empatia e leggerezza in Niente paura Bubi e Rabbia vai via!, editi da Franco Cosimo Panini.
In Niente paura Bubi, il bimbo protagonista di tanti cartonati dell'autrice ci parla di tutte le paure di Bubi, il suo cane di pezza. Ma siamo sicuri che sia lui ad avere paura?
Mentre le elenca, vediamo il viso impaurito del bambino, che sembra usare il pupazzo come scusa per non affrontare i propri timori.
Finché, distratto, il bimbo non dimentica Bubi al parco giochi, e, finalmente senza difese, riesce a sfogarsi:
Mamma, ho tanta paura.
Quando lo ritrova, il gioco ricomincia:
Povero Bubi, era terrorizzato.
Sembra non sia cambiato nulla, ma forse ora è presente una consapevolezza diversa. Ora è il bambino che consola il pupazzo, che non deve temere nulla, perché c'è lui a proteggerlo.
Le ultime due pagine raccolgono una carrellata di cose che fanno paura e di cose che la fanno passare (abbracci, respiri, amici, lucine notturne).
Rabbia vai via! inizia con il gattino che non vuole giocare con il protagonista.
Il bimbo si sente sopraffatto, passa nel giro di una pagina dalla tristezza all'esplosione di rabbia.
Rifiuta ogni soluzione proposta, si comporta in modo contradditorio, poi piano piano prende consapevolezza del suo essere stanco, inizia ad accettare le coccole, si lascia guidare dal papà che gli propone qualche respiro profondo e gradualmente la rabbia scompare.
Anche questo libro si chiude con un elenco: quello delle attività che aiutano a scacciare la rabbia.
Entrambi cartonati e con uno stile illustrativo adatto ai bimbi più piccoli, ricchi di rime e assonanze che rendono gradevole e ritmica la lettura, Niente paura Bubi e Rabbia vai via! affrontano le emozioni con due approcci diversi: più ironico il primo (ma di una forma di ironia semplice e comprensibile anche ai piccoli), che sdrammatizza e aleggerisce le paure, più descrittivo ed empatico il secondo, che sembra percorrere insieme al bimbo le fasi di attraversamento della rabbia.
Due modi diversi, entrambi a misura di bimbo, di guardare alle emozioni, e di conoscersi un po' di più.
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