Vi viene in mente qualcosa di più divertente della matematica?
Ok, ok: non iniziate con l'elenco.
Però forse la colpa non è solo della matematica. Forse si può cercare un approccio diverso, che ne mostri il fascino e ce la faccia diventare più simpatica.
Lo fa, con grande efficacia, Anna Cerasoli in Sono il numero 1. Come mi sono divertito a diventare bravo in matematica! (Feltrinelli kids), un breve "saggio romanzato" che mostra ai bambini qualche lato inaspettato della matematica, quella quotidiana e quella più astratta.
Forse per dare alle spiegazioni un taglio più amichevole, il libro è scritto in forma narrativa: il protagonista racconta in prima persona l'arrivo di una nuova insegnante, che cambia approccio didattico, spiegando ai bambini la matematica in modo diverso: raccontandone la storia, sviscerandone i meccanismi, portando esempi della sua utilità pratica.
Si tratta di un espediente che non aggiunge molto al libro e forse non era necessario: anche senza le introduzioni del piccolo protagonista, che cita qua e là qualche episodio avvenuto in classe e il nome di qualche compagno, il libro avrebbe conservato intatto il suo fascino, proprio perché raccontare la matematica in un certo modo ne fa scoprire gli aspetti più meravigliosi.
Sono il numero 1 inizia con un po' di storia: come facevano gli uomini a contare, prima dell'invenzione dei numeri, e come mai alcune notazioni sono più efficaci di altre.
Se tutto questo vi sembra noioso è solo perché non lo avete letto. Anna Cerasoli lo racconta con parole così semplici e spiegazioni così logiche che ci fa vedere improvvisamente sotto una luce nuova cose che abbiamo sempre dato per scontate.
Con metafore, oppure esempi visivi molto efficaci, riesce a trasmettere leggi via via più complesse, dalla moltiplicazione per zero all'insiemistica e ai quantificatori, dalle proprietà dei numeri pari, dispari e primi alle curve di crescita esponenziale, dalle potenze ai fattoriali.
Concetti astratti, resi semplici e accessibili anche a bambini della scuola primaria.
Quanto è rimasto stupito il Piccolo T nello scoprire che piegando un foglio a metà per 20 volte raggiungerebbe uno spessore pari all'altezza di un grattacielo!
Alla fine di ogni capitolo, non manca mai l'attesissimo box delle "furbate", piccoli trucchi per svolgere più velocemente ed efficacemente i calcoli a mente.
Sono il numero 1 è una risorsa per bambini che non amano la matematica e hanno bisogno di capirla, per bambini che la amano già e vogliono conoscerla meglio, per insegnanti che cercano un approccio semplice a concetti complessi.
Ma – lasciatemelo dire – anche per tutti gli adulti che da piccoli si sono lasciati ingannare dal falso mito che la matematica sia roba difficile e noiosa.
Ok, ok: non iniziate con l'elenco.
Però forse la colpa non è solo della matematica. Forse si può cercare un approccio diverso, che ne mostri il fascino e ce la faccia diventare più simpatica.
Lo fa, con grande efficacia, Anna Cerasoli in Sono il numero 1. Come mi sono divertito a diventare bravo in matematica! (Feltrinelli kids), un breve "saggio romanzato" che mostra ai bambini qualche lato inaspettato della matematica, quella quotidiana e quella più astratta.
Forse per dare alle spiegazioni un taglio più amichevole, il libro è scritto in forma narrativa: il protagonista racconta in prima persona l'arrivo di una nuova insegnante, che cambia approccio didattico, spiegando ai bambini la matematica in modo diverso: raccontandone la storia, sviscerandone i meccanismi, portando esempi della sua utilità pratica.
Si tratta di un espediente che non aggiunge molto al libro e forse non era necessario: anche senza le introduzioni del piccolo protagonista, che cita qua e là qualche episodio avvenuto in classe e il nome di qualche compagno, il libro avrebbe conservato intatto il suo fascino, proprio perché raccontare la matematica in un certo modo ne fa scoprire gli aspetti più meravigliosi.
Sono il numero 1 inizia con un po' di storia: come facevano gli uomini a contare, prima dell'invenzione dei numeri, e come mai alcune notazioni sono più efficaci di altre.
Se tutto questo vi sembra noioso è solo perché non lo avete letto. Anna Cerasoli lo racconta con parole così semplici e spiegazioni così logiche che ci fa vedere improvvisamente sotto una luce nuova cose che abbiamo sempre dato per scontate.
Con metafore, oppure esempi visivi molto efficaci, riesce a trasmettere leggi via via più complesse, dalla moltiplicazione per zero all'insiemistica e ai quantificatori, dalle proprietà dei numeri pari, dispari e primi alle curve di crescita esponenziale, dalle potenze ai fattoriali.
Concetti astratti, resi semplici e accessibili anche a bambini della scuola primaria.
Quanto è rimasto stupito il Piccolo T nello scoprire che piegando un foglio a metà per 20 volte raggiungerebbe uno spessore pari all'altezza di un grattacielo!
Alla fine di ogni capitolo, non manca mai l'attesissimo box delle "furbate", piccoli trucchi per svolgere più velocemente ed efficacemente i calcoli a mente.
Sono il numero 1 è una risorsa per bambini che non amano la matematica e hanno bisogno di capirla, per bambini che la amano già e vogliono conoscerla meglio, per insegnanti che cercano un approccio semplice a concetti complessi.
Ma – lasciatemelo dire – anche per tutti gli adulti che da piccoli si sono lasciati ingannare dal falso mito che la matematica sia roba difficile e noiosa.
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