Susi è tornata!
Ve la ricordate, la dirompente protagonista di Susi in piscina? Ecco: questa volta non va a nuotare ma si dedica al disegno. A modo suo, naturalmente.
In Susi disegna (edito sempre da Sinnos), Jaap Robben e Benjamin Leroy ci presentano fin dalle prime pagine una situazione "alla Susi": disordinata, caotica, incurante delle regole.
Mentre Susi dipinge il ritratto del suo cane, fogli e colori sono sparpagliati a terra e c'è perfino un pennello infilato nell'orecchio dell'ignaro nonno, che si è addormentato mentre badava a lei.
Quando il cane le fa capire che c'è qualcosa di sbagliato nel suo ritratto, perché Susi ha disegnato tre gambe anziché due (sì, questo cane è bipede!), la piccola pensa bene di correggere non il disegno, ma la realtà, e con un pastello aggiunge al cane una gamba in più.
Accade allora qualcosa di inaspettato (ma non per Susi, che non sembra stupirsene più di tanto): i suoi disegni danno forma alla realtà. Così, quando Susi disegna due ali al cane, questo si ritrova effettivamente a volare.
La logica ricorda quella vista in molte serie animate come Wile E. Coyote, che creava gallerie nelle montagne disegnandovi un buco (o applicando gli appositi adesivi ACME).
I disegni di Susi prendono vita, anche troppa. Animali e personaggi iniziano a sfuggire al suo controllo, e tra tigri, uomini con la clava e dinosauri, Susi inizia a dare forma a un'escalation di figure sempre più minacciose, nell'intento che la nuova creazione riesca a tenere a bada quella precedente.
Il risultato sarà un guazzabuglio colorato, caotico e irrefrenabile, proprio come la piccola protagonista del libro.
Fa capolino in questo episodio una dimensione magica che era del tutto assente nel primo.
A una seconda analisi della storia, tutto il mondo creato da Susi potrebbe essere semplicemente frutto della sua dirompente fantasia (e in effetti tutto svanisce quasi senza tracce nel finale), ma questo poco importa: Susi resta fedele al suo personaggio, quello di una dispettosa, impertinente, irresistibile piccola gianburrasca.
Scritto in font ad alta leggibilità, in stampato maiuscolo, Susi disegna è adatto sia a una lettura condivisa con i più piccoli, sia a una prima lettura autonoma per bimbi in età scolare.
Non sarebbe bello poter cambiare la realtà con un disegno?
Possiamo farlo, almeno virtualmente, con un'attività molto semplice, perfetta anche da portare in viaggio o al ristorante per intrattenere i bambini.
Basta stampare alcune foto in primo piano (potete anche usare ritagli di riviste, ma se le foto sono quelle di familiari e amici è molto più divertente), infilarle in una busta trasparente e munirsi di un pennarello lavabile (l'ideale è usare quelli appositi per le lavagnette).
Voilà: con il pennarello potete trasformare i volti a vostro piacimento, per poi cancellare e ricominciare da capo.
Che ne dite, mi donano i baffi?
Ve la ricordate, la dirompente protagonista di Susi in piscina? Ecco: questa volta non va a nuotare ma si dedica al disegno. A modo suo, naturalmente.
In Susi disegna (edito sempre da Sinnos), Jaap Robben e Benjamin Leroy ci presentano fin dalle prime pagine una situazione "alla Susi": disordinata, caotica, incurante delle regole.
Mentre Susi dipinge il ritratto del suo cane, fogli e colori sono sparpagliati a terra e c'è perfino un pennello infilato nell'orecchio dell'ignaro nonno, che si è addormentato mentre badava a lei.
Quando il cane le fa capire che c'è qualcosa di sbagliato nel suo ritratto, perché Susi ha disegnato tre gambe anziché due (sì, questo cane è bipede!), la piccola pensa bene di correggere non il disegno, ma la realtà, e con un pastello aggiunge al cane una gamba in più.
Accade allora qualcosa di inaspettato (ma non per Susi, che non sembra stupirsene più di tanto): i suoi disegni danno forma alla realtà. Così, quando Susi disegna due ali al cane, questo si ritrova effettivamente a volare.
La logica ricorda quella vista in molte serie animate come Wile E. Coyote, che creava gallerie nelle montagne disegnandovi un buco (o applicando gli appositi adesivi ACME).
I disegni di Susi prendono vita, anche troppa. Animali e personaggi iniziano a sfuggire al suo controllo, e tra tigri, uomini con la clava e dinosauri, Susi inizia a dare forma a un'escalation di figure sempre più minacciose, nell'intento che la nuova creazione riesca a tenere a bada quella precedente.
Il risultato sarà un guazzabuglio colorato, caotico e irrefrenabile, proprio come la piccola protagonista del libro.
Fa capolino in questo episodio una dimensione magica che era del tutto assente nel primo.
A una seconda analisi della storia, tutto il mondo creato da Susi potrebbe essere semplicemente frutto della sua dirompente fantasia (e in effetti tutto svanisce quasi senza tracce nel finale), ma questo poco importa: Susi resta fedele al suo personaggio, quello di una dispettosa, impertinente, irresistibile piccola gianburrasca.
Scritto in font ad alta leggibilità, in stampato maiuscolo, Susi disegna è adatto sia a una lettura condivisa con i più piccoli, sia a una prima lettura autonoma per bimbi in età scolare.
Non sarebbe bello poter cambiare la realtà con un disegno?
Possiamo farlo, almeno virtualmente, con un'attività molto semplice, perfetta anche da portare in viaggio o al ristorante per intrattenere i bambini.
Basta stampare alcune foto in primo piano (potete anche usare ritagli di riviste, ma se le foto sono quelle di familiari e amici è molto più divertente), infilarle in una busta trasparente e munirsi di un pennarello lavabile (l'ideale è usare quelli appositi per le lavagnette).
Voilà: con il pennarello potete trasformare i volti a vostro piacimento, per poi cancellare e ricominciare da capo.
Che ne dite, mi donano i baffi?
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