Libretto o scherzetto?
Si avvicina la festa di halloween, con le sue feste, i pigiama party, e – perchĂ© no? – qualche libro a tema da leggere insieme.
Allora, se non conoscete Mortina, è ora di presentarvela.
Mortina. Una storia che ti farà morire dal ridere, di Barbara Cantini (Mondadori) è il primo di una serie di libri dedicati a una simpatica bimba-zombie.
Copertina rigida, una cinquantina di pagine, testi di media lunghezza che accompagnano pagine riccamente illustrate: Mortina è un perfetto passaggio, per i primi lettori, dall'albo al romanzo, un testo di lunghezza media in cui le immagini alleggeriscono l'impegno della lettura.
La protagonista vive a Villa Decadente insieme alla zia Dipartita (l'intera storia è farcita da nomi buffi e significativi), che non la lascia uscire per paura delle reazioni della gente comune nel vederla.
Ma a Mortina viene un'idea: approfittare della festa di Halloween e uscire mimetizzandosi tra i bambini mascherati.
Prende allora la testa mozzata dello zio Funesto, che la zia Dipartita usa come portagioie, per farne un cestino per i dolci, e va in città , dove tutti restano colpiti dal suo travestimento così accurato.
E la sua copertura reggerĂ fin quando Mortina si farĂ prendere un po' troppo la mano e mostrerĂ a tutti la sua abilitĂ speciale, quella di staccarsi la testa e usarla come fosse un pallone, per poi riattaccarsela come nulla fosse.
Come reagiranno i suoi nuovi amici?
Il segno e il gusto molto burtoniani di Barbara Cantini danno a Mortina una gradevolezza e un'ironia che stemperano e sdrammatizzano il clima gotico, espresso dai contenuti dei disegni, ma anche dai colori (dominano il nero, il viola e un arancione-zucca).
Tra le pagine, compaiono spesso annotazioni di Mortina stessa, che, pur narrata nel testo in terza persona, ritrova attraverso questi commenti curiosi una sua centralitĂ anche sul piano del racconto delle sue vicende.
Proibizioni e regole che vogliono il mondo dei vivi e quello dei morti nettamente separati e nemici si infrangono nel candore di una bimba-zombie che vorrebbe essere bimba e basta.
Mortina è un libro di paura che non fa paura: un intreccio forse prevedibile per un adulto che ormai conosce i cliché del gotico, ma certamente interessante per un bimbo che ha sentito nomiare molte volte zombie e simili, ma non ne conosce ancora le caratteristche più diffuse: un divertissement, dunque, che diventa un'introduzione perfetta ai luoghi comuni dell'horror, ma con un finale rassicurante e positivo (forse perfino un po' troppo buonista!).
Se non avete ancora letto questo libro e i successivi, halloween potrebbe essere l'occasione giusta (mi raccomando, però: se lo leggete ad alta voce, fatelo al buio, armandovi di torcia!).
Si avvicina la festa di halloween, con le sue feste, i pigiama party, e – perchĂ© no? – qualche libro a tema da leggere insieme.
Allora, se non conoscete Mortina, è ora di presentarvela.
Mortina. Una storia che ti farà morire dal ridere, di Barbara Cantini (Mondadori) è il primo di una serie di libri dedicati a una simpatica bimba-zombie.
Copertina rigida, una cinquantina di pagine, testi di media lunghezza che accompagnano pagine riccamente illustrate: Mortina è un perfetto passaggio, per i primi lettori, dall'albo al romanzo, un testo di lunghezza media in cui le immagini alleggeriscono l'impegno della lettura.
La protagonista vive a Villa Decadente insieme alla zia Dipartita (l'intera storia è farcita da nomi buffi e significativi), che non la lascia uscire per paura delle reazioni della gente comune nel vederla.
Ma a Mortina viene un'idea: approfittare della festa di Halloween e uscire mimetizzandosi tra i bambini mascherati.
Prende allora la testa mozzata dello zio Funesto, che la zia Dipartita usa come portagioie, per farne un cestino per i dolci, e va in città , dove tutti restano colpiti dal suo travestimento così accurato.
E la sua copertura reggerĂ fin quando Mortina si farĂ prendere un po' troppo la mano e mostrerĂ a tutti la sua abilitĂ speciale, quella di staccarsi la testa e usarla come fosse un pallone, per poi riattaccarsela come nulla fosse.
Come reagiranno i suoi nuovi amici?
Il segno e il gusto molto burtoniani di Barbara Cantini danno a Mortina una gradevolezza e un'ironia che stemperano e sdrammatizzano il clima gotico, espresso dai contenuti dei disegni, ma anche dai colori (dominano il nero, il viola e un arancione-zucca).
Tra le pagine, compaiono spesso annotazioni di Mortina stessa, che, pur narrata nel testo in terza persona, ritrova attraverso questi commenti curiosi una sua centralitĂ anche sul piano del racconto delle sue vicende.
Proibizioni e regole che vogliono il mondo dei vivi e quello dei morti nettamente separati e nemici si infrangono nel candore di una bimba-zombie che vorrebbe essere bimba e basta.
Mortina è un libro di paura che non fa paura: un intreccio forse prevedibile per un adulto che ormai conosce i cliché del gotico, ma certamente interessante per un bimbo che ha sentito nomiare molte volte zombie e simili, ma non ne conosce ancora le caratteristche più diffuse: un divertissement, dunque, che diventa un'introduzione perfetta ai luoghi comuni dell'horror, ma con un finale rassicurante e positivo (forse perfino un po' troppo buonista!).
Se non avete ancora letto questo libro e i successivi, halloween potrebbe essere l'occasione giusta (mi raccomando, però: se lo leggete ad alta voce, fatelo al buio, armandovi di torcia!).
0 commenti