Potrebbe in effetti essere una forma di invidia, la mia: se il Piccolo T si diverte tanto nell'orto, con le piante del nonno, perché non potrebbe farlo anche con le mie?
Semplice: perché le mie muoiono. Tutte. Inesorabilmente.
Ma forse qualcosa si può fare lo stesso. Insomma: non sarò un mago delle piante vere, ma forse con quelle finte me la posso cavare.
Fatta: prepariamo insieme dei cactus di sasso!
Si comincia con la parte più divertente: una passeggiata sul greto del fiume.
Scegliete sassi lisci e regolari, ovali e allungati o piatti, che vi ricordino la forma di una pianta grassa. Raccoglietene qualcuno in più di quelli che pensate vi possano servire: a casa deciderete poi come comporli nel vaso.
Dopo aver fatto una prova di composizione e scelto i sassi, siamo passati alla colorazione.
Io preparavo i colori, il Piccolo T dipingeva.
Per conservare il colore più a lungo (almeno il tempo di attendere che si asciugasse da un lato per dipingere dall'altro) l'ho miscelato in un pezzo di carta stagnola che ho poi richiuso a pacchetto, come avevo spiegato qui.
Adesso è il momento di aggiungere le "spine" (questo l'ho fatto da sola: il Piccolo T non si è offeso).
Con un pennellino sottilissimo ho disegnato delle spinette (singole, a V o a "stellina") bianche sui cactus verde scuro e verde scuro sui cactus più chiari.
Con un cotton fioc ho aggiunto dei piccoli pois bianchi su altri sassi.
Ora, la composizione: prendete un vaso, fate un fondo con della gommapiuma o altro materiale (potrebbero essere anche dei vecchi stracci pressati) e ricoprite con dei sassolini piccoli (io ho comprato quelli decorativi), nei quali "pianterete" i vostri cactus.
Voilà. Potete usare da subito un vaso decorativo, oppure inserire un vaso normale in un contenitore, come ho fatto io con la mia cassetta di legno (eredità di una vecchia piantina, pace all'anima sua).
E finalmente ho in casa delle piante che riuscirò a non far morire.
Semplice: perché le mie muoiono. Tutte. Inesorabilmente.
Ma forse qualcosa si può fare lo stesso. Insomma: non sarò un mago delle piante vere, ma forse con quelle finte me la posso cavare.
Fatta: prepariamo insieme dei cactus di sasso!
Si comincia con la parte più divertente: una passeggiata sul greto del fiume.
Scegliete sassi lisci e regolari, ovali e allungati o piatti, che vi ricordino la forma di una pianta grassa. Raccoglietene qualcuno in più di quelli che pensate vi possano servire: a casa deciderete poi come comporli nel vaso.
Dopo aver fatto una prova di composizione e scelto i sassi, siamo passati alla colorazione.
Io preparavo i colori, il Piccolo T dipingeva.
Per conservare il colore più a lungo (almeno il tempo di attendere che si asciugasse da un lato per dipingere dall'altro) l'ho miscelato in un pezzo di carta stagnola che ho poi richiuso a pacchetto, come avevo spiegato qui.
Adesso è il momento di aggiungere le "spine" (questo l'ho fatto da sola: il Piccolo T non si è offeso).
Con un pennellino sottilissimo ho disegnato delle spinette (singole, a V o a "stellina") bianche sui cactus verde scuro e verde scuro sui cactus più chiari.
Con un cotton fioc ho aggiunto dei piccoli pois bianchi su altri sassi.
Ora, la composizione: prendete un vaso, fate un fondo con della gommapiuma o altro materiale (potrebbero essere anche dei vecchi stracci pressati) e ricoprite con dei sassolini piccoli (io ho comprato quelli decorativi), nei quali "pianterete" i vostri cactus.
Voilà. Potete usare da subito un vaso decorativo, oppure inserire un vaso normale in un contenitore, come ho fatto io con la mia cassetta di legno (eredità di una vecchia piantina, pace all'anima sua).
E finalmente ho in casa delle piante che riuscirò a non far morire.
1 commenti
Bellissima idea! Anche noi raccogliamo e dipingiamo i sassi, ma ai cactus non abbiamo mai pensato, la prossima volta che li porto al mare li raccoglieremo per farli!
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