Si sa: la disperazione è sempre la fonte di ispirazione più efficace. E lo è stata anche nel caso di questo gioco.
Ho aperto qualche cassetto e l'unica cosa interessante che ci ho trovato è stata del nastro adesivo di carta. Caro, preziosissimo nastro adesivo di carta, salvatore di tanti pomeriggi!
Che ci si poteva fare? Ma certo: una sfida di salto in lungo!
Una striscetta di nastro delimita il punto di partenza, su cui il bambino deve appoggiare le punte dei piedi. Da lì, si prende lo slancio e si spicca un bel salto in avanti, segnando con un'altra striscetta di nastro adesivo il punto di atterraggio.
E via, a cercare di migliorare la propria performance salto dopo salto!
(ehm, no. Come potete notare, non puntiamo alle olimpiadi di atletica.)
E poi? Perché non aggiungerci una piccola attività "didattica"? Con un metro da sarta, abbiamo misurato tutti i salti effettuati, per scoprire il più lungo e il più corto.
Ok, lo ammetto: il gioco del salto in lungo non ci ha risolto più di una mezz'oretta.
È per questo che lo abbiamo convertito nel gioco del lancio del Lego!
Su ogni pezzetto di nastro abbiamo scritto un punteggio (ai pezzettini centrali corrispondeva il punteggio più alto).
Iniziando dalla linea di partenza, lanciavamo a turno un pezzetto di Lego (ma va benissimo una pallina, o una macchinina a molla) cercando di raggiungere la striscia con il punteggio più alto, senza superarla.
E poi? Poi, grazie al cielo, è arrivata l'ora della cena!
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