È quello che succede ai protagonisti di questo splendido libro, che parla di animali, paure e sensazioni.
Ed è quello che ho voluto provare a fare col piccolo T, con un gioco semplice semplice fatto tutto di tatto (e scusate le T).
Andiamo con ordine. Il libro, inserito tra gli "irrinunciabili" di Nati per Leggere, è Di chi è questa zampa? e racconta la storia di alcuni animaletti che durante la notte sentono un rumore e si alazano per scoprire di cosa si tratta.
Nel buio, potendo contare solo sul tatto, ogni animale crederà di riconoscere una versione gigante di se stesso. Così la piccola tartaruga sentirà la zampa di una tartaruga gigantesca, il pipistrello crederà di toccare le ali di un pipistrello enorme, il polpo percepirà il tentacolo di un polpo immenso, e così via.
Ma un bambino, che peraltro ha un po' paura del buio, può capirla la sensazione di riconoscere qualcosa soltanto con il tatto?
Per fargliela sperimentare, ho preparato un'attività semplice e velocissima:
Il gioco delle sagome.
Servono solo delle buone forbici, del feltro piuttosto spesso o della gomma crepla e un minimo di abilità a disegnare. Anzi, quella potete anche non averla: basta scaricare da internet alcune sagome di animali, o usare direttamente il mio pdf stampabile.Ricalcate le sagome sul feltro o sulla gomma crepla e ritagliatele. Poi cercate un sacchetto di stoffa dove infilarle. L'unico accorgimento fondamentale è usare un materiale spesso e scegliere animali che siano riconoscibili per qualche caratteristica tattile (la proboscide dell'elefante, le orecchie del coniglio, il dorso a punte del coccodrillo).
Il gioco è semplice: riconoscere al tatto quale sagoma si sta toccando. Potete infilare nel sacchetto una sagoma alla volta e chiedere a che animale appartiene, oppure chiedere di pescare tra tutte le sagome quella di un particolare animale che avete scelto.
E poi via, a leggere di nuovo il libro immedesimandosi ancora di più nei piccoli animaletti che cercano di riconoscere l'elefante al buio. Buon divertimento!
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