Il Piccolo T ha iniziato ad amare i libri verso i 18 mesi.
Mi sono sempre chiesta se avrei potuto fare qualcosa prima, e la risposta è sì. Io ci avevo provato, in effetti, solo che sbagliavo libri.
Dopo un corso come lettore volontario di Nati per leggere e la scoperta di blog splendidi, come mammamogliedonna e milkbook, avrei voluto prendere una Delorean, lanciarla fino a 88 miglia orarie e tornare indietro di qualche mese, per potergli proporre qualcuno dei bellissimi libri per bambini che ho imparato a conoscere. Questo è uno di quelli.
Cucù. Di chi è questa manina?, di Zoolibri, l'abbiamo scoperto quando il Piccolo T era già attorno ai due anni, ma è un libro perfetto per incuriosire e intrattenere anche bimbi più piccoli, già prima dell'anno di età.
La storia è quella di un bimbo che sta per andare a nanna, quando una strana zampa compare sul suo letto: "Cucù? Di chi è questa manina?".
E il bimbo immagina un coccodrillo che lo saluta, mentre pesca in uno stagno.
La manina cambia forma e colore, e ogni volta il bimbo immagina uno scenario diverso, con un animale diverso. In realtà, il "colpevole" è un topolino, amico del bimbo, che finirà per fare la nanna con lui.
Ricapitolando: ci sono zampette di colori e forme diverse, ci sono gesti da fare con le mani (il coccodrillo saluta, la scimmia si gratta il culetto), ci sono parti del corpo da scoprire e ci sono animali da indovinare. È un libro che non si può leggere e basta: va recitato, mimato, trasformato in quiz, in coccola e imitazione.
Il bimbo saluterà con la manina, voi gli farete solletico sotto i piedi come fa il topino.
Vi chiederete con lui chi è il prossimo animale e magari appoggerete la sua manina su quella del libro per vedere se la forma è la stessa.
Per tutte queste mille ragioni, è un libro perfetto per iniziare a leggere ai bimbi più piccoli, perché l'atmosfera di gioco e relazione renderanno il momento della lettura dolce e divertente.
È anche un libro che invita al gioco.
Sulla seconda di copertina, troverete la sagoma di una mano e l'invito a ricalcarla e ricolorarla a vostro piacimento (o meglio: a piacimento del bambino, visto che di vostro piacimento, da quando siete mamme o papà, avrete capito che non ce n'è più molto).
Noi non ce lo siamo fatti dire due volte. Abbiamo preso un grande foglio di carta e abbiamo ricalcato la zampa più volte, aggiungendo peli, squame (io) e scarabocchi colorati (il Piccolo T). E non ci siamo fermati qui.
Abbiamo ricalcato le nostre mani e disegnato altre zampe: papera, elefante, cagnolino e gallina.
Ho chiesto al Piccolo T di disegnare le unghie (un modo per dargli un obiettivo ed evitare che scarabocchiasse a caso) e poi abbiamo ritagliato tutto.
Ho tenuto da parte per un po' (finché sono durate) le diverse zampe. Le tiravo fuori ogni tanto, mentre leggevamo il libro ma anche mentre giocavamo ad altro, dicendo "Cucù! Di chi è questa manina?".
Era uno scherzo che lo divertiva sempre molto.
Per provare un'altra variazione al gioco, avevo anche ritagliato delle grosse zampe di orso con tanto di artigli, chiedendo poi al Piccolo T di tagliare le unghie.
Il gioco gli era piaciuto molto, però, ecco... diciamo che aspetterò ancora un po' prima di farmi aiutare da lui con la manicure.
5 commenti
Bielissim! Dulà si cjatial?
RispondiEliminaNoaltris lu vevin cjiolt in biblioteche a Spilinberc (o a Sedean? No mi ricuardi!).
RispondiEliminaSe no... frache sul link e comprilu su Amazon! ;)
Appena preso su Amazon. Sperando che la piccola Marta lo apprezzi ;)
RispondiEliminaAmalia
Grazie cara! (ha apprezzato?)
RispondiEliminaIl libro le è piaciuto. Ancora non abbiamo fatto le sagome della manina, ma intanto lo sfoglia, indica il letto, il cuscino, la nanna. E mi lascia addirittura leggere le prime due pagine :)
RispondiEliminaAmalia