Piccolo blu, piccolo giallo, piccolo verde.

Questo post contiene link affiliati. Cliccando sul link e facendo un acquisto su Amazon, come ho spiegato qui, riceverò una piccola percentuale. Il vostro prezzo di acquisto resterà invariato.   La mia opinione sul libro, invece, è mia e basta, e non ha nulla a che fare con le commissioni. ;)

Mettete via seghe a traforo, vernici speciali, ago, filo (no, ago e filo non ve li ho mai fatti tirare fuori, è impossibile: non li so usare nemmeno io!).

Questa volta vi propongo un'attività facile facile, a prova di mamme svogliate, stanchissime, prive di risorse (non so voi, ma io a questa categoria sento di appartenere spesso).

Gli ingredienti sono solo due: un bellissimo libro per bambini e il didò.


Cominciamo dal primo: è Piccolo blu e piccolo giallo (link affliato) di Leo Lionni, edito da Babalibri.
Un libro che non avrebbe bisogno di recensioni o presentazioni, ma già che ci siamo, ve ne parlo lo stesso.
È la storia di Piccolo Blu e Piccolo Giallo, due amici che giocano assieme e che a un certo punto si perdono. E quando si ritrovano sono talmente contenti che si abbracciano, ma si abbracciano così forte da diventare verdi.


La storia continua, perché poi né mamma e papà Blu né mamma e papà Giallo riconoscono i loro piccoli così conciati, e loro troveranno infine il modo di dividersi, ma non è questo il punto fondamentale del libro.
La magia sta invece nei disegni così semplici e nella fortissima componente simbolica.
Personaggi e ambienti sono solo macchie di colore, e il bambino deve trasformarli con l'aiuto della propria fantasia, ricreando quello che non c'è (le espressioni, i dettagli) e sviluppa così una capacità fondamentale per un piccolo lettore: quella di visualizzare una scena a partire da una descrizione.
È come imparare a leggere una storia prima di saper leggere.

E la vera magia è che un bambino ci riesce davvero!
Il Piccolo T ha adorato questo libro fin dalla prima lettura e non c'era dubbio che fosse in grado di capire che quel pallino blu e quel pallino giallo erano i personaggi, i protagonisti della storia.

Un po' più difficile, invece, spiegare a un duenne il perché del cambio di colore. Ed ecco l'attività facile facile che ho inventato per dimostrare

come piccolo blu e piccolo giallo diventano piccolo verde.


Un solo ingrediente: il didò. Potete comprarlo o farvelo da soli con la ricetta che vi ho dato qualche tempo fa.



Con il didò giallo e blu abbiamo ricreato le due famiglie  dei protagonisti, poi abbiamo fatto rimbalzare qua e là Piccolo Blu e Piccolo Giallo per farli giocare come nella storia del libro.

Infine, li abbiamo fatti abracciare forte, fortissimo, forse un po' oltre il limite di quello che normalmente si ritiene lecito in un abbraccio amichevole (insomma: li abbiamo manipolati fino a farne un'unica pallina di didò) ed ecco la magia: Piccolo Blu e Piccolo Giallo si sono trasformati in Piccolo Verde!


Il gioco è piaciuto tantissimo al Piccolo T, che come vedete qui a destra ha deciso di promuovere gli abbracci tra tutti i componenti delle due famiglie Blu e Giallo.
Risultato: abbiamo quasi esaurito il didò blu e quello giallo in casa, ma se per caso vi serve del didò verde, ne abbiamo a pacchi!



4 commenti